"Da tempo Regione Lombardia è impegnata nel campo della terapia del dolore. Dal 2004 abbiamo una consulta per ogni ospedale che si occupa specificamente di questo e dal 2007 abbiamo chiesto di includere già nella cartella clinica specifiche indicazioni in merito alla rilevazione del dolore".

Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, intervenendo al seminario "Malattia Dolore: Cura, Modello e Rete Territoriale", che si svolge a Niguarda. Oltre all'assessore Bresciani sono intervenuti, tra gli altri, Paolo Notaro, responsabile della terapia del dolore di Niguarda e Giuseppe Genduso, direttore sanitario della stessa azienda ospedaliera.

"Lo sviluppo di una Rete regionale di terapia del dolore - ha ricordato Luciano Bresciani - è uno degli obiettivi inseriti all'interno del Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014 che caratterizzerà le nostre scelte, in campo sanitario, nell'attuale legislatura.

Al momento stiamo già organizzando il territorio e abbiamo previsto l'istituzione di uno specifico gruppo di lavoro che si occupi di questo importante ambito".Luciano Bresciani ha poi ricordato il progetto "Ospedale-Territorio senza dolore" spiegando come, "oltre a rafforzare l'attività dei Comitati, Ospedale Senza Dolore favorisce l'integrazione ospedale-territorio, demandando alla struttura ospedaliera la gestione dei casi complessi e coinvolgendo nel processo assistenziale la figura del medico di medicina generale, introducendo il concetto di rete assistenziale anche nel campo della lotta al dolore".

"E' nostra intenzione - ha ribadito Bresciani - sviluppare un modello di erogazione dei servizi centrato sul paziente, la persona e la sua famiglia, in grado di offrire ai bisogni del malato risposte adeguate e di qualità.
Il nostro modello va nella direzione di promuovere la crescita dei servizi coniugando integrazione e competizione in una logica di rete, stimolando la sussidiarietà e indirizzando le risorse in maniera efficiente verso i bisogni, in maniera da garantire non solo livelli massimi di efficacia per la cura delle differenti patologie, ma anche la 'continuità delle cure' ospedale-territorio e coinvolgendo tutti i professionisti che intervengono sul malato".

"L'eccellenza sanitaria lombarda si traduce anche in questo - ha detto in conclusione l'assessore Bresciani - un federalismo sanitario che sposti il baricentro dell'assistenza verso il territorio, demandando alla struttura ospedaliera la gestione dei casi complessi e coinvolgendo nel processo assistenziale la figura del medico di medicina generale e introducendo il concetto di rete assistenziale anche nel campo della lotta al dolore".(Lombardia Notizie)

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