Al convegno di Torino organizzato dal Civ, il direttore generale ha ribadito la centralità dell'Istituto nelle future politiche di prevenzione contro le patologie asbesto-correlate: "Essenziale operare in sinergia per la promozione di una reale cultura della sicurezza"

TORINO - "La notte è in lotta con il giorno": così ha esordito il direttore generale, Giuseppe Lucibello, rispondendo idealmente all'interrogativo centrale del convegno "A che punto è la notte" organizzato dal Civ INAIL in occasione della Giornata mondiale per le vittime dell'amianto.
"L'Istituto può svolgere un ruolo decisivo". Sottolineando l'apertura di credito data all'INAIL da governo e parlamento con l'ultima manovra estiva, che ha fatto nascere ufficialmente il Polo della salute e della sicurezza, Lucibello ha ribadito l'importanza cruciale di una "rete di prevenzione" capace di integrare diversi approcci, competenze e apporti presenti sul territorio.
"Oggi INAIL si pone come punto di riferimento centrale per la declinazione delle politiche e degli interventi", ha detto, "da realizzare con unità di risorse insieme alle Asl, le regioni e tutti i diversi interlocutori coinvolti". Risorse decrescenti al Fondo per le vittime. Confermando l'urgenza - sollecitata dal Civ - di definire un quadro di riferimento compiuto relativo alle malattie d'amianto, Lucibello ha riconosciuto l'esistenza di un "gap di conoscenza, un cono d'ombra - in parte ancora inedito, da costruire e completare - tra l'emersione e l'aumento delle denunce di malattia professionale e la scarsa disponibilità di dati sull'esposizione reale e sull'andamento del fenomeno epidemiologico".
E' una problematica che si riflette anche sul Fondo per le vittime dell'asbesto, regolamentato dal decreto entrato in vigore il 13 aprile scorso. "Pur tenendo conto delle comprensibili esigenze di finanza pubblica", ha detto il direttore generale, "non possiamo non sottolineare che le risorse finanziarie per il Fondo sono state previste in misura decrescente: da 40 milioni di euro nel 2008 a 29 milioni di euro circa dal 2010 in poi, a fronte di una platea che invece è prevista in crescita almeno fino al 2025".
Il metodo: puntare sulla ricerca e su forti sinergie Al di là di queste zone d'ombra, Lucibello ha ricordato anche i passi avanti fatti sul fronte delle prestazioni, della tutela e, soprattutto, della ricerca: a partire dal finanziamento INAIL relativo alla convenzione col Polo oncologico dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena per la realizzazione di un progetto finalizzato ad approfondimenti sul mesotelioma e all'attività di studio - sempre sul mesotelioma - in via di definizione con il San Raffaele del Monte Tabor di Milano.
"Mettersi insieme è necessario", ha concluso Lucibello, "e decisivo è il metodo: forti sinergie per dare speranze anche a coloro i quali, esposti all'amianto, vivono ancora la loro vita nel buio della notte".
(ls/roma)

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