Stella di Modugno, responsabile comunicazione di Emergenza Sorrisi, presenta la terza missione chirurgica in Afghanistan della Organizzazione Non Governativa romana che si occupa di bambini affetti da labbro leporino, palatoschisi, malformazioni del volto, esiti di ustioni, traumi di guerra, cataratte e altre patologie invalidanti nei Paesi in Via di Sviluppo.



Emergenza Sorrisi opera in questi paesi su invito e di concerto con le autorità governative e le istituzioni ospedaliere locali, in favore delle quali offre competenze e interventi medico-sanitari sussidiari e di supporto al personale medico presente in loco.

Le missioni non si limitano a offrire supporto medico ma si arricchiscono di intenti e interventi formativi finalizzati a capacitare e rendere autonomo il personale sanitario locale. Vengono inoltre organizzate e sviluppate campagne informative e comunicative di sensibilizzazione e di prevenzione in tema di salute.

Il personale incaricato di svolgere le missioni si compone di medici e professionisti sanitari volontari che offrono gratuitamente le proprie prestazioni mediche godendo soltanto del rimborso delle spese di viaggio e alloggio sostenute.

Emergenza Sorrisi provvede autonomamente al finanziamento delle missioni internazionali beneficiando del contributo offerto su specifici progetti da fondazioni erogative e delle donazioni continuative o fondi raccolti presso donatori privati ed enti partner.

In seguito alla missione afghana, presentata nel comunicato che segue, l'ONG ha in programma una azione analoga nel Benin e un'altra in Siria, dove il focus dell'intervento si concentrerà sulla cura e prevenzione delle ferite e accidentalità di guerra, date le condizioni di violenza in cui versa il Paese.

"Accoglienza Sorrisi" è infine un servizio ulteriore che Emergenza Sorrisi riserva a pazienti stranieri, curati nei Paesi in cui opera, che necessitano di trattamenti medico-sanitari particolarmente complessi e che richiedono l'impiego di particolari strutture e tecnologie presenti in Italia. L'ultima persona a beneficiarne è stata una ragazza senegalese e, prossimamente, sarà la volta di un bambino afghano, trasferito in Italia per fronteggiare la complessità del suo caso clinico.

Proponiamo di seguito il comunicato stampa di lancio della terza missione chirurgica di Emergenza Sorrisi in Afghanistan accompagnandolo con i contatti utili per conoscere meglio questa realtà della cooperazione internazionale.

- COMUNICATO STAMPA -

Roma, 17 aprile 2018 - Al via la terza missione chirurgica dei medici volontari di Emergenza Sorrisi a Mazar I Sharif in Afghanistan dove saranno curati decine di bambini affetti da gravi patologie e malformazioni del volto, labio-palatoschisi e ustioni. La missione si svolgerà dal 17 al 25 aprile presso l’Ospedale Universitario Aria Hospital su invito dell’Ambasciata afghana in Italia e del Governatorato di Mazar I Sharif.

L’equipe di medici e infermieri volontari di Emergenza Sorrisi è composta dal Chirurgo Maxillofacciale Roberto Cortelazzi, dal Chirurgo Maxillofacciale Roberto Corelli, dal Chirurgo Plastico Francesco De Vita, dall’Anestesista Davide Cristofani, l’Intensivista Pediatrica Ilaria Brandolini, dall’Infermiere di terapia intensiva Paolo di Silvestro, e dalle Infermiere Valentina Maietti e Veronica Mazzone.

Dopo un’attenta fase di prescreening sui giovani pazienti i medici organizzeranno la scaletta delle operazioni chirurgiche, privilegiando i casi più gravi, e infine le dimissioni post operatorie. Nelle precedenti missioni in Afghanistan l’equipe di Emergenza Sorrisi ha restituito il sorriso a 126 piccoli pazienti.

“E’ un grande piacere per la nostra Associazione tornare per la terza volta in Afghanistan grazie ad una stretta collaborazione con l’ambasciata afghana e il governatorato della città” – ha ricordato Fabio Abenavoli, Presidente di Emergenza Sorrisi. “Per noi è importante instaurare rapporti durevoli nel tempo dando continuità anche ai percorsi di formazione rivolti ai medici locali cui insegniamo tecniche più moderne per operare oltre ad attrezzature e farmaci. La parola d’ordine oltre a portare la competenza di chirurghi specializzati, laddove mancano uomini e mezzi, è per noi quella di formare i medici locali”.

La storia di Hamza

Hamza è un bambino di due anni di nazionalità afghana affetto da una gravissima malformazione mandibolare chiamata “maxillomandibular syngnathia” che non gli consente di aprire la bocca. I medici di Emergenza Sorrisi lo hanno conosciuto nella precedente missione chirurgica nel paese e si sono attivati per portarlo in Italia. Sarà operato dall’equipe del Prof. Roberto Correllazzi all’ospedale Miulli di Bari. Hamza arriverà a Bari il 7 di maggio accompagnato dalla nonna e dal Dott. Olfat Hashimi che seguirà interamente l’intervento e ripartirà il 17 maggio. Hamza e sua nonna si fermeranno fino al 16 di giugno.

Si ringrazia l’associazione Flying Angels che ha fornito gratuitamente 5 biglietti aerei per la missione in Afghanistan e i biglietti aerei per Hamza, sua nonna e il Dott. Hashimi.

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