Mentre aumentano le Regioni italiane impegnate sul fronte del commercio equo e solidale, il Piemonte fa un ulteriore e deciso passo indietro, azzerando i fondi previsti per il commercio equo e solidale. La Legge n°26 del 28 ottobre 2009 - "Disposizioni per la promozione e la diffusione del commercio equo e solidale" - che fino ad oggi era ancora in attesa di diventare operativa, è già stata vittima la scorsa estate dei tagli della nuova Giunta, che aveva dichiarato di voler ridurre lo stanziamento da 350.000 euro previsti a 30.000.
Oggi gli uffici della Regione comunicano che nel Bilancio 2011 non sono previsti fondi per questa voce di spesa. Il decurtamento ridurrà pesantemente l'entità e l'effetto delle azioni che potranno essere messe in atto per diffondere e promuovere la cultura equosolidale su un territorio regionale che conta 60 Botteghe del Mondo e una importante centrale di importazione. In base ai dati raccolti da AGICES nel 2010 risulta che in Piemonte le organizzazioni equosolidali - che insieme fanno circa 700 soci e più di 250 volontari - hanno avuto un ricavo complessivo di più di 4 milioni di euro e hanno investito 1,3 milioni di euro in lavoro retribuito: si tratta di una delle regioni italiane in cui il commercio equo è più strutturato e meglio radicato, e per questo andrebbe sostenuto.

AGICES - l'Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale - esprime rammarico: questa notizia rappresenta un passo indietro nel processo di riconoscimento da parte delle Istituzioni del commercio equo e solidale e delle organizzazioni che sul territorio operano per la diffusione di questa forma di economia alternativa e per la sensibilizzazione dei cittadini al consumo responsabile

"È poco sensato - dichiara il Presidente AGICES Alessandro Franceschini - che una Regione vari una legge che poi non viene finanziata e che quindi perde ogni efficacia a livello operativo. Auspichiamo che in futuro il commercio equo e solidale anche in Piemonte, come avviene in altre Regioni, rientri a pieno nella strategia di sostegno alla cooperazione internazionale e di valorizzazione dei consumi sostenibili. Proprio nei momenti di crisi economica è infatti ancora più strategico investire in iniziative che nascono dal basso, da un grande movimento di cittadini, consumatori e volontari che operano ogni giorno per un miglioramento delle regole dell'economia internazionale proprio a partire dagli acquisti di tutti i giorni".


AGICES infatti da anni lavora affinché i suoi Soci vengano riconosciuti dalle Istituzioni come realtà che attraverso il commercio, l'educazione, l'informazione e l'azione politica, si impegnano per la giustizia sociale ed economica, lo sviluppo sostenibile, il rispetto per le persone e per l'ambiente. Grazie all'iniziativa di AGICES, sono infatti molte le Regioni italiane che sostengono con propri provvedimenti le attività e le organizzazioni equosolidali sul territorio.
Per garantire l'omogeneità dei provvedimenti sul territorio, AGICES ha attivato un gruppo di lavoro di esperti del settore ed ha elaborato una proposta-guida che è alla base di tutti i provvedimenti finora adottati. Attualmente sono 9 le regioni in cui sono state approvate delle leggi "equosolidali": dopo i primi risultati in Liguria, Marche, Umbria, Lazio, Toscana, Abruzzo, tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010 si sono aggiunte il Piemonte (L.R. n. 26 del 28.10.2009), l'Emilia Romagna (L.R. n. 26 del 29.12.2009) e il Veneto (L.R. n. 6 del 22.1.2010). Il Piemonte rappresenta oggi un'eccezione rispetto alle altre Regioni dotate di una normativa equosolidale, le quali hanno già reso operative le proprie leggi, provvedendo a sostenere le organizzazioni di fair trade del territorio.

"Negli ultimi anni - ha dichiarato Gaga Pignatelli, di AGICES - queste nuove leggi hanno dato una grande opportunità alle Organizzazioni che operano nelle Regioni in cui esiste una Legge equosolidale, mettendo loro a disposizione un importo complessivo annuale di più di 1 milione e mezzo di euro, fondamentale non solo per la sostenibilità delle realtà direttamente coinvolte ma anche per il consolidamento del sistema in generale. Queste risorse sono state cruciali per incrementare una delle attività più importanti che il commercio equo svolge: quella di educazione, sensibilizzazione e informazione volta ad accrescere la consapevolezza dei cittadini e dei consumatori sui prodotti e i produttori del commercio equo e solidale.
ufficiostampa@agices.org

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