Suscita sdegno e viva preoccupazione la notizia delle due bambine Rom di 1 e 3 anni, rinchiuse in una gabbia assieme alla madre durante un'udienza svoltasi giovedì scorso presso la Corte di Appello del Tribunale di Napoli. Ritengo ingiustificabili comportamenti così lesivi dei diritti dei bambini, ancora più gravi perché avvenuti nel nostro paese e auspico che a simili episodi facciano seguito provvedimenti efficaci da parte delle autorità competenti.

Non bisogna dimenticare che fenomeni di questo tipo, oltre ad offendere la dignità dei minori, possono causare loro anche gravi traumi psicologici. Mi auguro che tutto ciò induca il paese a una riflessione che riconosca la necessità di ampliare il sistema di garanzie dei diritti, istituendo al più presto il Garante nazionale per l'infanzia e i Garanti regionali (ove ancora non istituiti)con il compito di tutelare i diritti dei bambini in tutto il territorio, attraverso un continuo ed attento monitoraggio.

Come mostrano le esperienze internazionali, l'istituzione del Garante per l'infanzia costituirebbe un fondamentale passo avanti nell'attuazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia in Italia. Un'iniziativa del genere contribuirebbe a prevenire o isolare il manifestarsi di molte violazioni nei confronti dei minori, favorendo una cultura dei diritti dell'infanzia.

Occorre inoltre che gli operatori competenti in materia di giustizia e sicurezza ricevano un'adeguata formazione sui diritti dei bambini, affinché prevalga l'interesse superiore dei minori in tutte le decisioni e circostanze che li riguardano e a nessun bambino venga mai più riservato un trattamento tanto discriminante e lesivo della dignità.»

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