Milioni di cittadini italiani ed europei non ne hanno mai sentito parlare, ma il Ttip è destinato a cambiare la nostra vita quotidiana. (Scopri di più su: http://www.slowfood.it/contadini-europei-svendita-fermiamo-ttip/)
È un accordo di libero scambio tra Stati Uniti ed Europa con impatti irreversibili sulla nostra società. Imporrà la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, cambierà le regole e i controlli che tutelano i consumatori, l’ambiente e la salute, darà vita a un tribunale speciale più potente di qualsiasi altro grazie al quale le aziende private potranno denunciare un intero paese se approva una legge che minaccia i loro profitti. I animaliFeliciMuccanegoziati per questo trattato si svolgono in segreto, tenendo all’oscuro i parlamentari e l’opinione pubblica. Ecco perché milioni di persone in tutta europa si stanno mobilitando per fermare il trattato.

«Il Ttip potrebbe portare al disastro l’agricoltura europea». Questa la conclusione del nuovo rapporto Contadini europei in svendita – I rischi del Ttip per l’agricoltura europea il nuovo report pubblicato oggi in 17 Paesi europei, redatto da Friends of the Earth Europe in collaborazione, per l’edizione italiana, dell’associazione Fairwatch.

Il rapporto analizza tutti gli studi più recenti sull’impatto economico del Trattato di partenariato transatlantico sul settore agroalimentare europeo mettendo in evidenza le minacce a questo settore. In particolare:

Il Ttip aumenterà le importazioni dagli Stati Uniti, con un vantaggio per le grandi imprese Usa fino a 4 miliardi di euro, mentre avrà pochi benefici e per pochissimi grandi produttori europei, la maggior parte industriali.

Il contributo dell’agricoltura al Pil europeo potrebbe diminuire dello 0,8%. Questo significa diminuzione dei posti di lavoro. In tutto ciò il contributo del settore primario al Pil aumenterebbe dell’1,9%. Una vera e propria ristrutturazione del mercato che avrebbe effetti anche sulla gestione del territorio e sulle caratteristiche del tessuto produttivo agricolo europeo e italiano.ttip-no

«Si prevede, infatti, che il Ttip porterà molti agricoltori in tutta l’Ue a confrontarsi con una maggiore concorrenza e prezzi più bassi da parte dei competitor Usa – spiega la coordinatrice del rapporto per l’Italia Monica Di Sisto di Fairwatch, tra i portavoce della Campagna Stop TTIP in Italia – minacciando le aziende agricole di tutta Europa, oltre ad avere un impatto negativo sulle aree rurali e sugli interessi dei consumatori». Mute Schimpf, responsabile delle ricerche sull’agrifood di Friends of the Earth Europe, spiega: «La nostra preoccupazione è che l’agricoltura europea, nelle dinamiche negoziali, venga sacrificata per chiudere l’accordo Ttip a tutti i costi. Il rapporto rivela anche che le lobby agroindustriali, sia negli Stati Uniti sia in Europa, stanno spingendo per un maggiore accesso ai rispettivi mercati agricoli».

Gli Stati Uniti, in particolare, mirano ad abbattere gli standard di sicurezza alimentari e di benessere degli animali in genere superiori in Europa. Tuttavia, anche se si mantenessero gli standard in vigore nell’Ue, l’aumento delle importazioni dagli Stati Uniti inonderà i mercati europei, garantendo enormi opportunità di esportazione e di profitti per le aziende alimentari e gli allevamenti Usa a scapito di quelli europei, e facendo diventare per questi ultimi assolutamente antieconomico rispettare le regole in vigore.

Non solo, il Ttip potrebbe potrebbe far rientrare dalla finestra gli Ogm che con fatica siamo riusciti a fare uscire dalla porta. Gli Usa infatti stanno cercando di forzare l’entrata degli Ogm nel mercato europeo, mascherandoli da prodotti convenzionali, con la scusa che sono stati ottenuti con “nuove tecniche biotecnologiche”. Ma il parere legale della Commissione Europea, che è chiuso in un cassetto da mesi per via delle pressioni Usa, dice esattamente il contrario! Travestiti da prodotti qualsiasi i nuovi Ogm potrebbero arrivare sulle nostre tavole senza le dovute valutazioni e senza nessuna etichettatura. Tra i vari guai, se il Ttip verrà approvato, i nuovi Ogm troveranno la strada banner_firma_ttipspianata.


Che cosa possiamo fare?

Prima di tutto partecipare alla giornata di mobilitazione per fermare l’accordo più pericoloso di sempre organizzata per il 7 maggio a Roma. Appuntamento alle 15 in piazza dalla Repubblica per il corteo che arriverà in piazza del Popolo dove presiederemo fino a sera.

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