Stati generali della difesa civile non armata e nonviolenta. Il 4 e 5
novembre a Trento. Promossi dalla Campagna “Un’altra Difesa è possibile”
in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani e
il Comitato delle associazioni per la Pace e i diritti umani di
Rovereto. (Scopri di più su:
AzioneNonViolenta.it)
La
“difesa della Patria” è un dovere costituzionale. Ma è anche un
diritto, da quando la legislazione e la giurisprudenza hanno
riconosciuto l’esistenza e l’efficacia di forme di difesa attuate con i
metodi della nonviolenza, alternative o contestuali a quelle militari.
Dunque la difesa istituzionale oggi è costituita sia dalla componente
militare che da quella civile. Tuttavia, mentre la prima è ampiamente
finanziata, dotata di strumenti, di politiche, di progetti di sviluppo,
la seconda finora è stata relegata ad un ruolo da cenerentola, affidata
esclusivamente alla buona volontà e ai pochi mezzi del volontariato.
La
Legge “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della
Difesa civile, non armata e nonviolenta”, ora all’attenzione delle
Commissioni I e IV della Camera dei Deputati, vuole offrire un quadro
normativo e finanziario per implementare e coordinare una politica
organica della Difesa nonviolenta anche nel nostro paese.
Gli
interventi civili di pace, sia all’estero che all’interno, dovranno
avere una regia unica che vedrà agire insieme, pur nella diversità di
ruoli e specializzazioni, i corpi civili di pace, gli operatori della
protezione civile e gli operatori e i volontari del servizio civile
nazionale.
La convocazione degli Stati generali della Difesa
civile non armata e nonviolenta è un primo passo per coordinare e creare
un confronto tra i diversi soggetti che già ora agiscono nel settore
della difesa civile: le Istituzioni preposte alla Difesa, alla
Protezione civile, al Servizio Civile Nazionale, la ricerca sulla
risoluzione nonviolenta dei conflitti, il Terzo Settore e le
organizzazioni non governative che lavorano per la pace e il disarmo.
Desideriamo
in qualche modo prefigurare quello che la proposta di Legge prevede: il
“Consiglio Nazionale della difesa civile, non armata e nonviolenta” che
sarà l’organismo di sintesi tra i Dipartimenti della difesa civile,
della protezione civile e del servizio civile nazionale, con compiti
paritetici di indirizzo e di confronto da normare con successivo
Regolamento emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di
concerto con il Ministero degli Interni.