Carlo Andorlini

Sviluppa processi di innovazione socio-culturale nei territori e con le organizzazioni attraverso l'utilizzo di approcci, strumenti e metodi riconducibili all'ambito del lavoro di comunità e che operano sulla “potenzialità relazionale” inutilizzata o sotto utilizzata fra sistemi organizzati, cittadini e Istituzioni.
Oggi è Docente a contratto all'Università di Firenze nel corso di laurea “Disegno e gestione degli interventi sociali” presso la scuola Cesare Alfieri, è membro dell'Ufficio nazionale economia civile di Legambiente e del Comitato tecnico-scientifico nazionale, del Consiglio nazionale del Terzo settore in quota Autonomie locali come Regione Toscana. E' direttore scientifico di alcuni processi di sviluppo di welfare territoriale (in particolare di welfare culturale, di prossimità e di comunità in vari contesti territoriali nazionali). Collabora con Enti del terzo settore, Enti Pubblici e Fondazioni (in Toscana, Liguria, Trentino, Alto Adige, Lazio, Umbria, Piemonte, Emilia Romagna, Marche). E' nel comitato promotore nazionale della “Biennale della Prossimità” e componente dell'Area Ricerca di Biennale.
In ambito editoriale è codirettore della collana “Newfabric” e nelle redazioni di “Rivista impresa sociale” e di “Animazione Sociale”.
Nel corso del percorso professionale ha partecipato ad alcuni processi di innovazione sociale. Ha costruito il primo sistema di politiche giovanili della Regione Toscana che si chiamava “Filigrane”, ha coordinato i primi anni del processo di politiche per l'autonomia denominato “Giovanisi” della Regione Toscana, ha collaborato con il Comitato delle Regioni a Bruxelles per la modellizzazione di “Garanzia Giovani”, è stato vicepresidente di Libera e responsabile del settore giovani e formazione, ha partecipato alla nascita ed è stato il primo presidente della cooperativa sociale Macramè di Campi Bisenzio.
Ha ideato insieme all'Ufficio nazionale economia civile di Legambiente nel 2016 i “Distretti dell'economia civile” ecosistemi territoriali che promuovo lo sviluppo di processi di transizione ecologica promuovendo azioni sociali, culturali e ambientali e nel 2018 il metodo di lettura denominato “design sul potenziale dei contesti territoriali” e insieme a Fondazione monte dei Paschi di Siena nel 2021 il modello di accompagnamento ad azioni e misurazione del welfare culturale territoriale nell'implementazione e nello sviluppo di “Community Hub – Culture Ibride”

 

Paolo Tomasin

dottore di ricerca in Information Systems and Organization; sociologo, svolge attività di ricerca, consulenza e formazione per enti pubblici e privati. Si occupa di politiche sociali, del lavoro, di Terzo settore, progettazione e valutazione sociale. Per una decina d’anni è stato professore a contratto dell’insegnamento di “Teoria dei sistemi a rete” all'Università di Trieste e, dal 2010 al 2018, docente di più insegnamenti all'Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE). Da maggio 2018 collabora con Banca Mondiale nell’assistenza territoriale all’implementazione del Reddito di Inclusione/Reddito di cittadinanza.

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