Il Dipartimento Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo economico ha selezionato, sulle 64 proposte pervenute, 22 "zone franche urbane" che avranno diritto a incentivi e agevolazioni fiscali e previdenziali, per una cifra pari a 50 milioni l'anno, per nuove attività economiche. 
Le zone franche, individuate sulla base di una serie di indicatori di disagio socio-economico, all'interno di città grandi, medie e piccole in 11 Regioni, sono le seguenti: 
Catania, Gela, Erice in Sicilia; 
Crotone, Rossano e Lamezia Terme in Calabria; 
Matera in Basilicata; 
Taranto, Lecce e Andria in Puglia; 
Napoli, Torre Annunziata e Mondragone in Campania; 
Campobasso in Molise; 
Cagliari, Quartu Sant'Elena e Iglesias in Sardegna; 
Velletri e Sora in Lazio; 
Pescara in Abruzzo; 
Massa Carrara in Toscana 
Ventimiglia in Liguria. 
Il provvedimento sulle zone franche verrà sottoposto ora alla valutazione del Cipe e successivamente verrà notificato alla Commissione europea.