Il gravissimo episodio di sabato notte a Nettuno 
lascia ancor più sgomenti per la totale assenza di motivazioni, se non "
la noia" come affermato dal minore dei quattro giovani che hanno dato fuoco a un uomo senza fissa dimora.
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La noia, così come l'assunzione di droga o di alcool, è una intollerabile e inaccettabile motivazione che peraltro non spiega questo astio nei confronti degli ultimi, chiunque essi siano" afferma il 
portavoce del Forum del Terzo Settore Andrea Olivero.
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Proprio in questi giorni è in discussione alla Camera il ddl.773 'Disposizioni in termini di sicurezza pubblica' - 
aggiunge Olivero che prosegue - "
Noi crediamo che la sicurezza debba essere garantita a tutti, proprio a partire dagli ultimi, da chi ha meno tutele e difese. L'emarginato, il senza fissa dimora, il diverso da noi deve godere dei nostri stessi diritti, anche in materia di sicurezza personale". 
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Pur condividendo la necessità di un adeguamento legislativo, non riteniamo che l' Albo Nazionale dei senza fissa dimora previsto dal ddl.773 sia la giusta soluzione". 
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Crediamo invece che percorsi di inclusione sociale condivisi, che non vedano gli ultimi come nemici ma come occasione d'incontro, dialogo e reciproca conoscenza siano l'unica strada percorribile se non vogliamo assistere allo sfaldamento totale della nostra società".
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Il volontariato e le azioni svolte nell'ambito delle organizzazioni di terzo settore - 
conclude Olivero - 
sono un'ottima 'palestra sociale' che ci piacerebbe i giovani scegliessero quale via per uscire dalla noia".