In merito alla notizia diffusa dai giornali il 18 marzo 2009 sul nuovo caso di lebbra registrato a Milano a pochi giorni di distanza dal precedente, l'AIFO - Organizzazione sanitaria italiana che promuove, sostiene e coordina a livello internazionale programmi di lotta contro il morbo di Hansen (lebbra) - comunica che i casi di lebbra non costituiscono alcun rischio per la popolazione italiana se le persone sono diagnosticate e ricevono trattamento farmacologico adeguato, ed è quindi grave che si voglia discriminare le persone extracomunitarie che hanno contratto questa malattia, presentandole come possibili responsabili di una diffusione del contagio.

L'episodio di cronaca dimostra che lo stigma sociale legato morbo di Hansen (lebbra) è purtroppo ancora vivo anche in Italia.
Simili episodi costituiscono un'ulteriore conferma delle conseguenze negative che potrà determinare il provvedimento previsto dal disegno di legge sulla sicurezza, che vuole cancellare il divieto per i medici di segnalare alle autorità i malati immigrati non in regola. Il provvedimento renderà infatti molto più difficile la diagnosi tempestiva di patologie infettive a causa del fatto che la persona immigrata, per timore della denuncia, potrebbe non presentarsi ad una visita di controllo.

E' urgente che i mass media diano una informazione corretta sull'inesistenza di alcun rischio di diffusione della lebbra in Italia, ma anche sull'importanza di garantire alle persone colpite dalla lebbra il pieno rispetto dei loro diritti socio-sanitari e della loro dignità. La lebbra è oggi una malattia completamente curabile e guaribile e la sua persistenza nei paesi del Sud del mondo è causata da situazioni di povertà, malnutrizione, assenza di servizi sanitari in cui vivono le popolazioni di quei paesi. Combattere la lebbra significa quindi impegnarsi per eliminare le ingiustizie socio-economiche mondiali e restituire a tutte le donne e gli uomini del mondo piena dignità umana, salute e rispetto dei diritti fondamentali. L'AIFO esprime ai cittadini extracomunitari colpiti dalla lebbra la propria solidarietà e invita la popolazione italiana ad unirsi all'impegno di cancellare ogni forma di discriminazione verso queste persone.

AIFO, ispirandosi all'opera di Raoul Follereau, lavora da 48 anni per la cura e la riabilitazione socio-sanitaria dei malati di lebbra e per la tutela dei loro diritti e della loro dignità. Nei suoi progetti sono curati il 10% dei malati di lebbra di tutto il mondo. AIFO è consulente e partner ufficiale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) e partecipa all'Assemblea mondiale della Salute.

In collaborazione con Ospedale San Martino di Genova, ogni anno AIFO organizza un corso di formazione sulla lebbra per i medici e infermieri.
Il prossimo corso si terrà a Chieti nel settembre 2009.

Materiale di approfondimento sulla lebbra è disponibile sul sito AIFO. In particolare, si può consultare l'opuscolo "La lebbra oggi" che descrive in modo chiaro e sintetico la situazione della lebbra oggi nel mondo e in Italia: www.aifo.it/saperne_di_piu/pubblicazioni/-scienza/pagina22.html 

AIFO - Organizzazione per la Cooperazione Sanitaria internazionale
Ufficio stampa - tel 051 4393214 - fax 051 434046 - redazione@aifo.it - www.aifo.it  

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