Sono ad oggi circa 350 i minori non accompagnati presenti a Lampedusa, tra identificati e non. Tra ieri ed oggi circa 100 i minori che hanno lasciato Lampedusa per essere accompagnati in centri di accoglienza siciliani, ma il numero complessivo delle presenze è cresciuto a causa degli ultimi sbarchi. 
"Save the Children esprime estrema preoccupazione per la protezione dei minori attualmente a Lampedusa - ha dichiarato Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia Europa di Save the Children". "
Il Commissario per l'Emergenza Immigrazione ha infatti annunciato per la giornata di domani un piano straordinario per l'evacuazione dall'isola degli immigrati presenti a Lampedusa. Tuttavia, ad ora, non ci risulta che sia stato predisposto alcun piano specifico per il trasferimento e l'accoglienza dei minori". 
E' necessario procedere in via prioritaria all'identificazione di tutti i minori - per evitare i gravi rischi connessi all'essere di fatto "invisibili" - e attivare una rete nazionale di accoglienza in strutture idonee, con fondi dedicati. 
Occorre poi considerare, negli ultimi sbarchi, la presenza di numerose donne con neonati e bambini molto piccoli, per i quali è indispensabile un'assistenza adeguata e una rapida collocazione in centri di accoglienza. 
A Porto Empedocle, gli operatori di Save the Children hanno provveduto ieri notte a reperire e consegnare alle mamme presenti pannolini, biberon e quanto necessario per i bambini più piccoli. Facciamo appello alle istituzioni affinché venga immediatamente varato un Piano accoglienza minori e si rendano disponibili informazioni chiare rispetto alla partenza dei minori, alle modalità di trasferimento, al luogo di primo arrivo e accoglienza e ai successivi collocamenti. 
Save the Children è impegnata, nell'ambito del Progetto Praesidium, a Lampedusa, in Sicilia, in Puglia e nelle Marche e ha team di operatori anche in altre regioni italiane al fine di verificare le condizioni di accoglienza e dare supporto ai minori.