Continua la crisi in Corno d'Africa, colpita da una fortissima siccità che ha fatto dichiarare all'ONU la carestia. Oltre 13 milioni  sono le persone colpite. Ecco gli interventi del WFP nel Corno. 
						- La siccità nel Corno d'Africa e il conflitto in Somalia hanno colpito oltre 13 milioni di persone  nella regione. Il WFP sta realizzando interventi di assistenza  alimentare in cinque paesi nella regione (Somalia, Etiopia, Gibuti,  Kenia e Uganda).
 				- L'obiettivo del WFP è di fornire assistenza ad oltre 11 milioni di persone nel Corno d'Africa. Il WFP sta attualmente raggiungendo con assistenza alimentare 7,7 milioni di persone  colpite dalla siccità. Le rimanenti persone sono quanti vivono in zone  ancora inaccessibili in Somalia del sud e quanti sono rimasti colpiti  dalla siccità in Kenia e che il WFP dovrebbe raggiungere nelle prossime  settimane.
 				- In Somalia, il WFP ha fornito assistenza vitale  a 1,2 milioni di persone. L'agenzia prevede di raggiungerne altre  700.000 nei prossimi mesi.
 				- Il WFP sta raggiungendo 3,7 milioni di persone in Etiopia  (inclusi 256.000 rifugiati), 1,87 milioni in Kenia (inclusi 553.000  rifugiati), 700.000 persone nella regione di Karamoja in Uganda e 130.000 in Gibuti.
 				- Il 5 settembre l'ONU ha dichiarato la carestia in una nuova zona della Somalia meridionale,  la regione di Bay. La carestia era già stata dichiarata nella regione  del Basso Shabelle e Medio Shabelle, e in alcune zone del Banadir e del  Bakol.  
 				- Per prevenire la malnutrizione nei bambini,  spesso i più vulnerabili nelle crisi alimentari, il WFP sta usando  alimenti specifici come Plumpy Sup, un prodotto nutrizionale pronto  all'uso.
 				- Oltre 324.000 persone, a Mogadiscio, hanno ricevuto assistenza  alimentare attraverso varie iniziative umanitarie, come fornire pasti  caldi, o distribuzioni generali di cibo, e programmi speciali di cibo  supplementare. Il WFP ha ricevuto 480 milioni di dollari in  contribuzioni da quando è stata dichiarata la carestia in Somalia, a  metà luglio. Servono ancora, per coprire i costi delle operazioni per i  prossimi 5 mesi, 134 milioni di dollari.