Un colpo di pistola di piccolo calibro è stato sparato la notte tra il 25 e il 26 febbraio contro la finestra del centro che si occupa di assistenza ai disabili 'Dopo di noi', realizzato dalla comunità "Progetto Sud" di don Giacomo Panizza in uno stabile confiscato alla cosca Torcasio. L'edificio è lo stesso che ospita Maria Antonietta Mazzei, banchiere ambulante di Banca Etica in Calabria e dove, insieme a Marina Galati, fondatrice della Comunità e componente del Comitato Etico di Banca Etica, lavorano decine di soci del nostro istituto. La Comunità era già stata vittima di intimidazione la notte del 25 dicembre scorso, quando un ordigno di medio potenziale fu fatto esplodere davanti all'ingresso del centro per minori stranieri.

La Comunità Progetto Sud è nata come Comunità del movimento di Capodarco nel 1976. Il gruppo iniziale era composto da 20 persone tra handicappati fisici e volontari. L'obiettivo iniziale era quello di dare risposte alternative alla istituzionalizzazione e deportazione degli handicappati calabresi negli istituti del nord. Col tempo la Comunità ha affrontato altre problematiche sociali (minori, tossicodipendenti, disagio giovanile, AIDS) dando vita ad un insieme di gruppi diversificati nelle finalità. Per rispondere ai nuovi settori d'intervento la struttura si è pertanto ampliata ed articolata con l'offerta di realtà riabilitative e lavorative, centri di documentazione e servizi di formazione, informazione e orientamento.

Progetto Sud è tra i soci fondatori di Banca Etica in una collaborazione costruttiva e intesa che dura da anni e va ben al di là della sola partnership finanziaria.

Il 29 febbraio Lamezia Terme ospiterà la manifestazione, promossa proprio dalla Comunità Progetto Sud, dal titolo "Il giorno che non c'è la ?ndrangheta". Un appuntamento per ribadire con forza, anche con la presenza fisica di soci, lavoratori, dirigenti e amministratori di Banca Etica, il sostegno e la solidarietà a chi in tutto il Mezzogiorno lavora per la legalità e i diritti dei più fragili.

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