Altri due incendi in contemporanea hanno colpito due uliveti confiscati alle mafie e affidati temporaneamente a Libera. Le mafie rubano, accumulano ricchezze illegalmente, ammassano beni. E se lo Stato questi beni li confisca, allora bruciano tutto. Accade quasi ogni giorno, da un po' di tempo a questa parte. Ulivi, giardini, campi di grano, casolari, fattorie, vigneti: bruciati da quei criminali per dire che quella roba resta la loro, di nessun altro.

A farne le spese è soprattutto Libera, l'associazione guidata da don Ciotti, protagonista, con le sue cooperative di giovani, del ritorno alla collettività dei beni confiscati alla mafia. Un affronto alla legalità e al Paese, contro cui è necessario fare un fronte comune. Ai mafiosi diciamo che i ragazzi di Libera domani torneranno tra i campi. Anche col nostro aiuto. E col tuo: nei campi di volontariato con Libera a Succivo (CE) e a Lecco.

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