ROMA (Reuters) - Il 46% degli italiani teme che la produzione di cibo non sia sufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione, anche per il calo della terra coltivata.

E' quanto emerge da un'analisi di Coldiretti.

La percentuale degli italiani preoccupati per la produzione di cibo è superiore alla media dei cittadini europei (43%) e a guidare questa classifica ci sono i greci con il 94%.

L'84% degli italiani, riferisce Coldiretti, ritiene peraltro che in Europa si dovrebbe produrre più cibo per essere meno dipendenti dalle importazioni.

Una paura, si legge nel comunicato, "giustificata dalle quotazioni delle materie prime agricole che hanno raggiunto record storici per il mais e la soia che sono indispensabili per l'alimentazione del bestiame e quindi per la produzione di latte e carne, mentre vola anche il grano, prodotto base per fare il pane".

La Coldiretti sottolinea anche come in Italia, negli ultimi 40 anni, sia stato sottratto all'agricoltura un territorio "grande come due volte la Lombardia per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti", ovvero una riduzione del 25% rispetto ai 12,7 milioni di ettari di superficie agricola complessiva.

La Confederazione attribuisce questo effetto al processo di "urbanizzazione e cementificazione", che ha aumentato anche la dipendenza italiana dall'estero per materie prime agricole.

(Daniele Mari) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

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