L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i 
Rifugiati, António Guterres, si appella nuovamente ai governi affinché 
istituiscano fondi speciali destinati al sostegno dei rifugiati siriani e
 dei paesi che li ospitano. Se non arriveranno rapidamente 
finanziamenti, ha avvertito Guterres, l’assistenza di cui hanno 
urgentemente bisogno i rifugiati allo stremo potrebbe non essere 
fornita, con conseguenze destabilizzanti per l’intera regione. 
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi oggi, 15 marzo, a Beirut, nel secondo anniversario dell’inizio del conflitto in Siria,
 Guterres ha definito “sconvolgenti” l’aggravarsi del conflitto ed i 
livelli di sofferenza raggiunti in Siria, affermando inoltre che 
“l’impatto sulla regione non ha precedenti negli ultimi decenni”. 
 
L’Alto
 Commissario ha affermato che vi è un divario crescente tra i bisogni 
delle vittime del conflitto siriano e le risorse disponibili per 
aiutarle. “Colmare un divario di tale portata con i bilanci umanitari 
attuali è assolutamente impossibile. Quello a cui stiamo assistendo 
non è solo una tragedia umanitaria, ma anche una minaccia alla pace ed 
alla sicurezza internazionali. Un approccio lungimirante sarebbe nell’interesse di tutti”. Se non si porrà fine alla guerra, ha avvertito Guterres, “il Medio Oriente esploderà”. 
“Ad oggi mancano all’appello 700 milioni di dollari”, ha detto Guterres, sottolineando come le organizzazioni umanitarie abbiano ricevuto solo il 30 per cento dei fondi necessari per rispondere ai bisogni primari degli oltre 1,1 milioni di rifugiati.
 L’Alto Commissario ha espresso la speranza che i fondi che i governi si
 erano impegnati a versare in occasione di una conferenza in Kuwait del 
30 gennaio scorso vengano erogati e che vengano destinati all’operazione
 umanitaria dell’ONU. 
Guterres ha inoltre lanciato un appello
 alla comunità internazionale affinché riconosca la pressione enorme cui
 sono sottoposti i governi che ospitano i rifugiati. In Libano, dove
 si sono riversati oltre 350mila rifugiati, la popolazione è aumentata 
del 10 per cento nel corso di un anno. “Questo conflitto costituisce una
 minaccia all’esistenza stessa del Libano”, ha affermato Guterres. 
A
 Ketermaya, a sud della capitale Beirut, ed a Tripoli, nel nord del 
paese, Guterres ha incontrato alcuni rifugiati, che gli hanno esposto le
 loro difficoltà nel trovare un alloggio e nel pagare canoni di affitto 
ingenti. La grave mancanza di fondi ha bloccato, ad oggi, l’avvio di 
progetti innovativi tesi ad individuare nuove tipologie di alloggio ed a
 ristrutturare quelli già esistenti. 
Le
 famiglie di rifugiati hanno raccontato all’Alto Commissario che i 
propri figli non frequentano la scuola anche da due anni a questa parte.
 Le organizzazioni partner dell’UNHCR, come l’UNICEF, stanno tenendo 
corsi scolastici integrativi in alcune zone del Libano, ma vorrebbero 
incrementare le proprie attività per accrescere l’iscrizione e la 
frequenza scolastiche dei bambini. 
Gli
 esperti sanitari incontrati da Guterres gli hanno inoltre esposto il 
rischio che scoppino epidemie di diarrea, epatite A e scabbia se i 
progetti idrico-sanitari di cui vi è urgentemente bisogno non venissero 
finanziati. Attualmente, l’UNHCR e le organizzazioni partner coprono 
l’85 per cento dei costi delle cure sanitarie primarie per i rifugiati 
che si recano presso gli ambulatori. 
“Il Libano ha bisogno di un aiuto massiccio”, ha affermato Guterres. “Non può farcela da solo”. 
Il
 Piano operativo regionale per i rifugiati siriani, il cui bilancio è di
 un miliardo di dollari, espone in dettaglio le azioni coordinate che 
verranno intraprese da 55 tra organizzazioni non governative ed agenzie 
dell’ONU, sotto la guida dell’UNHCR. Il Piano, lanciato nel dicembre 
scorso, aveva previsto che l’afflusso di un massimo di 1,1 milioni di 
rifugiati siriani in Giordania, Libano, Iraq, Turchia ed Egitto si 
sarebbe raggiunto a metà 2013. Tale cifra è stata superata nei giorni 
scorsi. Ad oggi, i rifugiati siriani registrati o in attesa di 
registrazione in questi paesi sono 1.126.000, mentre gli arrivi di nuovi
 rifugiati sono circa 8mila al giorno.  
La
 visita in Libano è l’ultima tappa del viaggio di Guterres nella 
regione, nel corso del quale è stato, nei giorni scorsi, in Turchia ed 
in Giordania. 
CAMPAGNA STRAORDINARIA DI RACCOLTA FONDI IN ITALIA 
In
 concomitanza con il secondo anniversario della crisi in Siria, l’Alto 
Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) in Italia, in 
risposta all’allarmante crisi umanitaria che coinvolge oltre un milione 
di rifugiati in fuga dalla violenza lancia una campagna straordinaria di
 raccolta fondi. 
Per sostenere la campagna “EMERGENZA SIRIA” è possibile donare:
Con carta di credito
- chiamando il numero verde 800 298 000
- via web dal sito http://www.unhcr.it/dona
Con bonifico bancario
Intestato a UNHCR presso BNL
IBAN IT 84 R 0100503231 000000211000
Con conto corrente postale
n. 298000 intestato a UNHCR 
Causale: Emergenza Siria