A marzo 2 milioni 950 mila senza impiego. Gli occupati giù di 248mila unità rispetto ad un anno fa. A marzo in Italia si contano 2 milioni 950 mila disoccupati. Lo rileva l’Istat, spiegando che il numero delle persone in cerca di lavoro diminuisce dello 0,5% rispetto a febbraio (-14 mila), ma risulta ancora in crescita su base annua, con un aumento dell’11,2%, ovvero di 297 mila. Continua dunque a calare l’occupazione: a marzo gli occupati sono diminuiti di 248mila unità rispetto ad un anno fa. Secondo le stime provvisorie dell’Istat, lo scorso mese, gli occupati erano 22 milioni 674mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-51mila).
Le donne
A marzo la diminuzione registrata per l’occupazione su base mensile (-51 mila unità) riguarda la sola componente femminile. È quanto riferisce l’Istat, spiegando che mentre gli uomini occupati crescono di 19 mila unità, le donne a lavoro si riducono di 70 mila unità, sempre rispetto a febbraio. Con tutta probabilità la permanenza a lavoro delle donne over-50, che aveva finora permesso di arginare il calo, non basta più a garantire la stabilità e, tanto meno, la crescita dell’occupazione.
I giovani
Non si ferma la crescita del tasso di disoccupazione giovanile: come segnala l’Istat a marzo tra i giovani tra i 15 e i 24 anni l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 38,4%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,2 punti nel confronto tendenziale. In totale i giovani disoccupati sono 635 mila e rappresentano il 10,5% della popolazione in questa fascia d’età. Quanto al numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,5% rispetto al mese precedente (+69 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,3%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,2 punti su base annua. Roma.
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