Bottalico: Istat evidenzia crescita terzo 
settore
 
  
A giudizio del presidente delle Acli, quando il profitto non è tutto ci 
guadagna la società.
L'Istat conferma il ruolo strategico del 
terzo settore. Importante non solo per i numeri ma anche per le idee per uscire dalla 
crisi. 
“Il composito mondo dell'economia civile funge da ammortizzatore 
della crisi e dimostra che la relativizzazione del 
profitto, in modo complementare alle forme tradizionali di impresa, 
paga ed è una risorsa per l'intera società”. Questo il 
commento di Gianni Bottalico, presidente 
nazionale delle Acli ai risultati del 9° Censimento Istat su 
Industria e servizi, Istituzioni pubbliche e Non 
Profit.
“L'accresciuto ruolo economico e sociale del terzo settore” 
- prosegue Bottalico - “deve essere di stimolo a tutta l'economia e la 
finanza a considerare il profitto come mezzo per finalità di umanizzazione del 
mercato e della società, come ci invita a fare la Caritas in 
veritate.
I dati del censimento Istat 
confermano il ruolo importante del non profit 
come salvagente per l'occupazione: in 10 anni gli addetti nel 
settore sono aumentati quasi del 40%. Un dato che tuttavia, in valori assoluti 
non compensa il forte calo di occupazione nell'Industria, dove nel decennio 
2001- 2011 si è assistito alla perdita di quasi 900mila posti di lavoro. Ciò 
evidenzia in maniera cruda la necessità e l'urgenza di un piano 
industriale per il Paese per una reindustrializzazione 
selettiva, nei settori in cui pensiamo di avere ancora un futuro come 
Paese.
Rappresenta una straordinaria risorsa per la 
società la crescita del volontariato del 43, 5% nel decennio 
preso in considerazione. Emblematico risulta il dato 
sullo sport e la ricreazione, nei quali si è registrato un 
aumento del 65% di istituzioni non profit e di volontari nell'arco del decennio 
considerato.
Segno – conclude il presidente delle Acli - che ci sono energie che 
chiedono solo di esser messe in circolo e di essere valorizzate. Sarebbe 
imperdonabile non tenerne conto specie in questo tempo di crisi e di generale 
scarsità di risorse”.