Dichiarazione del 
presidente dell'UNICEF Italia, Giacomo Guerrera
 
«Esprimiamo grande 
preoccupazione per i dati del nuovo rapporto OCSE sull’impiego ("OECD Employment Outlook 2013"), in particolare 
sulla situazione dei giovani in Italia.  
Come già l’UNICEF aveva 
sottolineato nella recente (aprile 2013) indagine Report Card 11 
sul benessere dell’infanzia nei Paesi ricchi, l’Italia ha un’altissimo numero di 
NEET (Not 
in Education, Employment or Training), 
ossia giovani che non sono iscritti a scuola, non lavorano e non frequentano 
corsi di formazione. 
È necessario che il Governo 
investa nelle ultime generazioni perché non riuscire a garantire i 
diritti dei giovani di oggi avrà conseguenze negative sul loro futuro di 
adulti. 
Il nostro Paese deve 
affrontare la questione delle diseguaglianze materiali, combinando 
politiche per il sostegno al reddito delle famiglie (incluse 
quelle di origine straniera), promuovendo la partecipazione delle donne 
al mercato del lavoro e modalità di lavoro flessibili per entrambi i 
genitori, in modo da conciliare più facilmente le esigenze familiari con 
quelle lavorative, anche attraverso l’ampliamento della disponibilità 
di servizi di qualità per la prima infanzia.
 
Altro fattore chiave sul quale 
è necessario investire è l’istruzione: gli istituti scolastici devono essere 
strutturalmente adeguati e dotati di congrue risorse umane, tecniche e 
finanziarie per assicurare un'educazione di qualità, prestando 
particolare attenzione alla valorizzazione dello status degli insegnanti e del 
personale che lavora a diretto contatto con gli alunni. 
 
Inoltre è importante 
intensificare le azioni di contrasto alla dispersione 
scolastica, estendendo e migliorando i programmi, a partire dalla prima 
infanzia; eliminando la disomogeneità nei risultati ottenuti, garantendo che i 
programmi siano accessibili, in particolare, ai minorenni con specifiche 
difficoltà d’apprendimento.»