Presentato dalle Acli nazionali in collaborazione 
con la Caritas italiana. Proposto lo strumento del Reddito di inclusione sociale 
(Reis)
 
“I soggetti che daranno vita al Patto aperto contro la povertà, intendono 
operare per un obiettivo che a tutti gli effetti deve essere considerato tra 
quelli strategici per l'uscita del Paese dalla crisi”. Lo afferma 
Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli all'incontro 
che le Acli, in collaborazione con la Caritas Italiana, hanno organizzato il 24 
luglio a Roma per presentare il progetto del Reddito d’inclusione sociale (Reis) 
ed al quale hanno partecipato, tra gli altri Enrico Giovannini, 
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Raffaele 
Bonanni, Segretario Generale Cisl, Susanna Camusso, 
Segretario Generale Cgil.
La proposta, elaborata da un gruppo di lavoro coordinato dal professor 
Cristiano Gori, dell'Università Cattolica di Milano, intende 
sopperire all'assenza nel nostro Paese di adeguate politiche per contrastare la 
povertà assoluta.
Pertanto, le Acli Nazionali in collaborazione con la Caritas Italiana hanno 
deciso di elaborare la 
proposta del Reddito d’inclusione sociale (Reis), da collocare in un piano 
nazionale contro la povertà. Si suggerisce un percorso graduale, fattibile e 
sostenibile economicamente per introdurre una misura, il Reis, capace di 
rispondere efficacemente alle carenze del nostro paese in materia.
“Per promuovere l’introduzione del Reddito d’Inclusione Sociale, Acli e 
Caritas Italiana – conclude Bottalico – invitano tutti i soggetti 
interessati ad aderire a un Patto Aperto contro la Povertà”.
La documentazione sul progetto è disponibile sul sito: www.redditoinclusione.it.