È un bilancio positivo quello del "presidio leggero" svolto 
a Catania da organizzazioni di volontariato e Comune per rispondere ai bisogni 
delle fasce di popolazione con disagio abitativo e sociale.
Su iniziativa del Volsi, Volontariato Siciliano, nella sede del CSV 
Etneo, che coordina e dà supporto alle associazioni, si è fatto il 
punto sulle attività realizzate in un anno.
Il "lavoro di prossimità" svolto dai volontari ha previsto 
un impegno di ascolto, consulenza e assistenza alle famiglie per favorire il 
superamento del disagio e dell'emarginazione: sono state accolte e assistite 136 
persone di nazionalità bulgara e rumena, che sono state accompagnate nella 
stabilizzazione dei rapporti di lavoro ed aiutate sotto il profilo organizzativo 
ed economico al rientro in patria (35 persone tornate in Bulgaria); mentre la 
mediazione abitativa per il reperimento di appartamenti, il supporto logistico 
al trasferimento e il sostegno al pagamento del canone di locazione ha permesso 
ad altre famiglie (49 persone) di trovare casa; inoltre, in 37 (25 bulgari e 12 
rumeni) hanno spontaneamente lasciato gli insediamenti. 
Sono stati anche 
realizzati corsi di italiano. Per queste attività, condotte principalmente dai 
volontari, il CSV Etneo ha impegnato i fondi donati dai privati sul conto 
corrente dedicato.
"Il bilancio è positivo, sia sotto il profilo economico, sia per le 
modalità dell'intervento. Rispetto a quanto preventivato – ha detto 
Filippo Immè, presidente dell'associazione capofila Accoglienza 
e Solidarietà – la spesa è stata circa la metà, mentre sono stati il doppio 
del previsto i casi di sistemazione lavorativa, che a nostro parere danno la 
misura della bontà delle operazioni. Ma la soddisfazione deriva anche dal fatto 
che tutto è stato realizzato per come auspicato: senza alcun intervento di forze 
dell'ordine e secondo un percorso di accompagnamento che prevede ascolto delle 
esigenze, tutela legale, formazione e avviamento al lavoro e ricerca della 
casa".
Insomma, anche se non sono mancate criticità, rilevate dalle stesse 
associazioni nel corso della riunione, il volontariato ha dimezzato i costi e 
moltiplicato i benefici.
Ora che le aree di Corso dei Martiri sono state consegnate ai proprietari 
(tuttavia in una fossa è stata successivamente ricostruita qualche baracca), 
l'operazione è formalmente conclusa e dunque il "presidio leggero" si avvia ad 
affrontare altre emergenze, come quella dei campi Rom. "Siamo consapevoli 
delle gravi conseguenze della crisi economica sulle famiglie – ha aggiunto 
il presidente del Volsi, Santo Carnazzo – e dobbiamo essere 
pronti ad affrontare le nuove emergenze sociali".
Prosegue, intanto, l'impegno del CSV Etneo per l'emergenza abitativa. Proprio 
nei giorni scorsi, Piazza Lincoln ha ospitato l'evento "Happy hour, 
happy house", organizzato dai giovani del gruppo "Fammi Largu" e volto 
a sostenere la raccolta fondi nell'ambito del progetto "Una casa per tutti" 
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