Appello a Letta e al Senato: “No a ‘case mobili’ nei campeggi e alle 
demolizioni nel centri storici” 
Italia Nostra rivolge oggi un appello urgente al Presidente 
del Consiglio dei ministri, Enrico Letta e a tutti i gruppi dei 
partiti al Senato chiedendo di eliminare dal decreto del fare 
due nuovi provvedimenti che, se approvati, danneggerebbero gravemente e in modo 
irreversibile aree ancora integre del Paese e i centri storici delle nostre 
città.
Case Mobili o “mobil house”
Italia Nostra chiede di cancellare dal testo del DL Del Fare il comma 
4 dell’Art. 41 dal rassicurante titolo “Disposizioni in materia 
ambientale” che, se approvato, si rivelerebbe invece devastante per 
l’ambiente e il paesaggio. Il comma 4, modificando il decreto 
del 6/giugno/2001 n.380 del Presidente della Repubblica permette la realizzazione di case 
mobili o “mobil house” senza la necessità del permesso di 
costruire 
all’interno delle strutture ricettive all’aperto. Questo 
comma  consente, dunque, di mettere le mani su queste zone e di decretare la 
fine dei campeggi come li abbiamo sempre immaginati – strutture nella maggior 
parte dei casi situate in aree suggestive e di grande pregio paesaggistico del 
nostro paese – trasformandoli in “veri e propri villaggi turistici”.
Centri storici
Italia Nostra chiede anche di eliminare dal DL 
la disposizione che liberalizza 
demolizioni e ricostruzioni con modifica della sagoma 
nei centri storici utilizzando 
una semplice Scia (segnalazione certificata di inizio attività) 
nelle aree espressamente individuate dai Comuni. Esiste solo la possibilità che 
i Comuni (entro il 31 dicembre 2013) possono individuare le aree nelle zone A in 
cui non si applica la liberalizzazione della sagoma.  “In un momento nel quale 
sembrava che tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione concordassero 
nell’affermare che tra le priorità del nostro paese ci fosse quella di fermare 
l’indiscriminato consumo del territorio – afferma Marco Parini, 
Presidente di Italia Nostra – è inammissibile che possano essere 
approvate norme come queste. Chiediamo al premier Letta e a tutto il Senato alto 
senso di responsabilità e coerenza nel rispetto del nostro paesaggio e dei 
nostri meravigliosi centri storici”.