L'importanza dell'incontro con il premier Letta al CONI e la necessità che la nuova legge sullo sport sia preparata anche con Promozione sportiva e Regioni. Parla V. Manco.

Al prossimo Consiglio nazionale del Coni, previsto per il 13 novembre, parteciperà anche il premier Enrico Letta. Il motivo è quello di porre le basi per una nuova legge quadro sullo sport. Lo ha annunciato Giovanni Malagò, presidente Coni, nel corso del Consiglio che si è tenuto mercoledì al Foro Italico. Presente anche Vincenzo Manco, presidente Uisp e membro del Consiglio nazionale Coni, che ha commentato: “La scadenza annunciata è particolarmente importante per tutto lo sport italiano. Ricordiamo con piacere che il Presidente del Consiglio Letta aveva sottolineato l’importanza sociale ed economica dello sport già in occasione del suo discorso di insediamento. L’incontro rappresenta un’occasione importante di discussione e di confronto tra mondo sportivo e mondo istituzionale.

La riforma dello sport è uno di quei grandi temi sui quali lo sportpertutti e l’Uisp sono impegnati da lungo tempo, maturando negli anni esperienze e punti di vista che possono essere utilmente messi al servizio di questo progetto. A cominciare dalle esigenze che hanno i cittadini, i praticanti e le decine di migliaia di società sportive del territorio. A questo si aggiunge il protagonismo dell’Uisp nelle reti europee che promuovono lo sport sociale e per tutti, autentica punta di diamante nelle strategie di sviluppo e di benessere dell’Europa e degli stati membri".

"Per questo - conclude Manco - nell’approntare una commissione che lavorerà alla nuova legge sullo sport, vanno fatte delle considerazioni. Lo sport oggi è importante come fattore di salute e di educazione, ma non solo. Lo sport è un fatto di coesione sociale e di integrazione, c’è quindi bisogno che la squadra si allarghi anche all’associazione di promozione sportiva.

Si tratta di un’occasione storica: lo sport può essere occasione di modernizzazione legislativa del nostro Paese e di integrazione con le riforme costituzionali delle quali si parla e di cui ci sarebbe bisogno. Per questo riteniamo che debbano essere coinvolte anche le Regioni, titolari dal duemila di una specifica delega in materia di sport, introdotta in occasione della revisione del titolo V della nostra Costituzione”. (I.M.)

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