La legge di stabilità 2014 arriva in Parlamento. 
La cooperazione internazionale non viene cancellata. Questo è emerso nell’iniziativa promossa il 22 ottobre da Concord Italia per la presentazione del rapporto 
AID Watch 2013,
 durante la quale l’Onorevole Federica Mogherini, Coordinatrice 
dell’Intergruppo parlamentare per la cooperazione internazionale allo 
sviluppo, ha riportato 
i dati relativi al capitolo cooperazione  internazionale, previsti nel testo ultimo che verrà portato in approvazione alla Camere: 
231 milioni di euro per il 2014, con impegno su 224 milioni nel 2015 e 225 milioni nel 2016 sono le cifre proposte.
Nel 2013 furono inizialmente stanziati 228 milioni di euro e ne  furono effettivamente messi a disposizione 213: per il 2014 l‘aumento sarebbe di 3 milioni di euro.
AOI, Cini e Link 2007  leggono nel complesso con sollievo queste 
cifre, alla luce dell’impianto complessivo della legge, votato al 
massimo contenimento della spesa, pur sottolineando che non è avvenuto l’incremento del 10% per ogni anno fino al 2016,
 previsto nel Documento di Economia e Finanza necessario a far  
raggiungere al nostro paese nel 2017 l’impegno, sempre contenuto nel 
documento, dello 0,30% dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo, 
corrispondente  alla media dei Paesi OCSE.
Le organizzazioni non governative ricordano al Governo che la 
cooperazione internazionale, che vede riaffermato un ruolo importante 
nel sistema Paese, è efficace laddove esiste una coerenza complessiva 
nelle politiche per la lotta alle povertà e per lo sviluppo. Per questo esprimono preoccupazione per l’inadeguatezza del tetto dato al 5 per mille per
 il non profit, quindi anche per le ONG stesse, che avrebbe dovuto 
registrare un’inversione di tendenza nei programmi di questo Governo.
Chiedono che vengano confermati all’interno del decreto per le missioni militari all’estero glistanziamenti per gli interventi civili promessi e
 previsti per i prossimi 3 mesi e per tutto il 2014: in particolare per i
 Paesi toccati dalla crisi siriana, ma anche per l’Afghanistan, in vista
 dell’imminente ritiro, il Pakistan, la Libia, il Sud Sudan e la 
Somalia, valorizzando la presenza ed esperienza delle ONG in queste 
realtà, come sostenuto pubblicamente dalla stessa ministra Emma Bonino.
Aoi, Cini e Link 2007 sottolineano che l’obiettivo 
positivo della sostanziale ‘tenuta’ e del leggero incremento 
dell’impegno a favore dell’APS è frutto del lavoro congiunto di 
pressione sul governo delle organizzazioni della società civile e dei 
parlamentari sollecitati dall’intergruppo per la cooperazione 
internazionale. Fin da subito si impegnano nel monitoraggio costante dei lavori parlamentari,
 affinché i dati  positivi della Legge di Stabilità per la cooperazione 
internazionale vengano confermati dalla discussione in Parlamento.