Il 30% delle donne europee sopra i 15 anni ha subito una forma di violenza nel corso della propria vita. Percentuale che scende al 27%, se si considera solo il contesto italiano. Dati agghiaccianti, resi noti dal nuovo rapporto dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali di Vienna. (http://www.euractiv.it/it/news/sociale/8790-8-marzo-donne-violenza-piaga-in-italia-e-in-ue.html)

Alessandra Flora

Nonostante l'elevato numero di casi di cronaca riscontrati, nella classifica della vergogna il nostro Paese non è tra quelli più ostili alle donne. I maggiori picchi di violenza fisica e sessuale, perpetrata sia dal partner che da uno sconosciuto, sono stati registrati in Danimarca (53%), Finlandia (47%), Svezia (46%), Olanda (45%), Gran Bretagna e Francia (44%).

Di contro, i paesi caratterizzati dal livello più basso di violenza sono l'Austria, la Croazia e la Polonia (che oscillano tra il 20 e il 19%). L'Italia, invece, si attesta al 27%, al di sotto della media Ue del 33%.

I risultati dell’indagine si basano su interviste faccia a faccia con 42.000 donne in tutti e 28 gli stati membri, con una media di 1.500 interviste in ogni paese.

Le divergenze tra i paesi, tuttavia, possono riflettere alcuni fattori, ad esempio se sia più o meno accettabile, a livello culturale, rivelare ad altre persone, inclusi gli intervistatori coinvolti nelle indagini, esperienze di violenza. Nondimeno, in un contesto di maggiore parità di genere, tendenzialmente riscontrabile nel Nord Europa, gli abusi potrebbero essere affrontati più apertamente che in altre aree geografiche.

In UE in media il 6% delle donne ha vissuto lo shock di uno stupro da parte di una persona diversa dal partner, in Italia il 5%, Una percentuale che sale al 7% (sia la media europea che il dato italiano) nel caso in cui l'aggressore era il compagno o il marito.


Stalking

Il 18% delle europee ha subito atti persecutori a partire dai 15 anni (in Svezia è il 33%), mentre il 5% ne è stata vittima nei 12 mesi precedenti l’indagine. La stessa percentuale del 18% è riscontrabile in Italia.

Considerando solo i casi denunciati alle forze dell'ordine, la media italiana del 31% supera quella europea (26%).


In Italia la percezione del pericolo è superiore alla media Ue

Il timore di subire una prevaricazione psicologica o a sfondo sessuale, in Italia, coinvolge il 23% delle persone di sesso femminile, contro la media Ue del 21%

In tutto il vecchio continente, la metà delle donne (53%) evita certe situazioni o determinati luoghi, almeno occasionalmente, per paura di essere aggredita. In Italia questa percentuale sale, in modo preoccupante, al 60%. In confronto, gli uomini limitano molto di meno i loro spostamenti per motivi di sicurezza.

Le donne subiscono abusi al lavoro, a casa, in pubblico e online. L'11 % delle intervistate ha subito delle avances inappropriate sui social network oppure ha ricevuto messaggi di posta elettronica o SMS con riferimenti sessuali espliciti. Il 20 % delle ragazze di età compresa tra i 18 e 29 anni ha subito molestie virtuali.

Gli Stati membri, l'Ue e gli organismi nazionali devono rivedere le misure per far fronte a tutte le forme di violenza contro le donne, a prescindere da dove essa si verifichi.

In Italia l'assistenza piscologica, medica e sociale delle istituzioni pubbliche alle donne vittime di stupro è praticamente inesistente. L'unico supporto è fornito dai centri antiviolenza, che si basano prevalentemente sull'impegno gratuito di donne a sostegno di altre donne. E' evidente che ciò non è abbastanza per ridare fiducia, sicurezza e speranza a chi vive un simile trauma.


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