L'organizzazione continua a sollecitare il Consiglio di sicurezza a istituire un embargo totale sulle forniture di armi alla giunta militare e a inviare una propria missione a Myanmar, che chieda alle autorità la cessazione immediata della repressione, la scarcerazione di tutti i dimostranti pacifici arrestati nelle ultime settimane e il ripristino della libertà di manifestazione.
Amnesty International è fortemente preoccupata per la sorte delle persone arrestate, oltre un migliaio, e teme che possano essere sottoposte a torture in centri segreti di detenzione.
Centinaia di attivisti dell'associazione prenderanno parte alla marcia Perugia-Assisi di domenica 7 ottobre, dietro allo striscione "Libertà per Myanmar".
Altre iniziative sono in programma nel corso del fine settimana, tra cui la manifestazione di Palermo, sabato 6, a partire dalle 17 in piazza Verdi.
Raccolte di firme sono state organizzate anche a Ferrara, Milano e Sassari. L'appello on line di Amnesty International in favore dei manifestanti arrestati a Myanmar ha superato le 45.000 firme e può essere ancora sottoscritto.

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