La disabilità raccontata ai bambini: scoperta ed empatia. CBM Italia Onlus lancia la nuova ricerca dedicata all’infanzia.

Milano. In occasione della Giornata Mondiale del fanciullo di domani, 20 novembre, CBM Italia Onlus lancia la nuova ricerca dedicata all’infanzia “La disabilità raccontata ai bambini: scoperta ed empatia” evidenziando la propensione dei bambini a conoscere ed esplorare anche realtà difficili o lontane, come quelle dove vivono i loro coetanei con disabilità nei Paesi del Sud del mondo. 9 bambini su 10 (il 94.2% del campione) conoscono le condizioni in cui vivono i loro coetanei nei Paesi del Sud del mondo e 3 bambini su 4 (il 92.2%) se sanno, se conoscono, ritengono di poter fare qualcosa e aiutare chi è lontano e ha bisogno.

 

LA RICERCA: “La disabilità raccontata ai bambini: scoperta ed empatia”

 

OBIETTIVO

Duplice l’obiettivo della ricerca condotta da AstraRicerche per CBM Italia: da una parte comprendere quanto i bambini siano a conoscenza delle differenze tra le persone che vivono nelle diverse aree del mondo e come bambini, loro coetanei, sperimentino una condizione di vita molto diversa dalla loro e dall’altra valutare l’impatto del progetto didattico di CBM Italia «Apriamo gli occhi!».

 

IL CAMPIONE

L’indagine ha coinvolto 1.700 studenti di 28 scuole primarie di Piemonte, Lazio e Puglia, distribuiti in 87 classi. Ai bambini è stato proposto di compilare individualmente (in classe, con la guida dell’insegnante) un questionario composto da 10 domande. Povertà e disabilità nei Paesi del Sud del mondo, percezione di poter fare qualcosa dall’Italia, desiderio di informazione su questi temi le aree trattate. Il questionario è stato somministrato agli alunni delle seconde, terze e quarte classi, ed è stato proposto in due momenti dell’anno: a inizio anno scolastico (Fase PRE), quindi prima di partecipare al progetto didattico «Apriamo gli occhi!», e alla fine dell’anno (Fase POST), una volta svolto in classe il progetto. I questionari analizzati sono stati in totale 3.320.

 

I RISULTATI

Oltre 9 bambini su 10 (il 94.2% del campione) conoscono le condizioni in cui vivono i loro coetanei nei Paesi del Sud del mondo anche prima di partecipare al progetto didattico di CBM Italia. Tale conoscenza aumenta del 2.2% dopo aver partecipato al progetto (96.4%). L’84.7% dei bambini afferma, nella Fase PRE, di sapere che nel Sud del mondo vivono molti bambini con disabilità. Percentuale che cresce del 9.3%, arrivando al 94%, nella Fase POST. Ai bambini e` stato chiesto se è possibile fare qualcosa per prevenire la cecità dei loro coetanei nei Paesi più poveri: la risposta «si può fare tanto» cresce dal 70.4% al 75.5% (+5.1%); non solo: l’idea che non si possa fare nulla – già limitata al 4.5% dei rispondenti della prima fase – si riduce al 3.2% nella seconda fase.

Un aspetto centrale da esplorare è stato l’aiuto; alla domanda «E` importante aiutare un bambino povero che vive con una disabilità in un Paese povero» l’88.1% del campione ha risposto in modo affermativo, mentre solo il 2.4% afferma che non lo è affatto. “Le attività di sensibilizzazione di CBM in Italia rivolte ai bambini partono dalla consapevolezza che i bambini sono degli esploratori: vogliono sapere di più. Sviluppare sentimenti di amicizia, vivere e convivere insieme nella stessa classe, sviluppare una percezione positiva di sé e degli altri, imparare dallo stare insieme, accrescere empatia, sensibilità e solidarietà: è questa la nostra sfida educativa, sfida che in Italia portiamo avanti con tante proposte rivolte all’infanzia.

Basti pensare al progetto didattico ‘Apriamo gli occhi!’, al giornalino ‘Occhiolino’, al cartone animato ‘Le avventure di Cibì’ o alla collana editoriale con #logosedizioni: attività che vogliono raggiungere e raccontare le storie di altri bambini, che vivono nei Paesi del Sud del mondo e che ogni anno CBM raggiunge e cura dalla cecità e dalla disabilità evitabile; bambini lontani eppure simili ai nostri, con gli stessi diritti, le stesse aspirazioni e a cui ci impegniamo a dare le stesse opportunità” ha dichiarato Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia Onlus. “Quasi mai ai bambini viene chiesto di interrogarsi e attivarsi intorno ai temi della solidarietà e dell’essere prossimo nei confronti di chi è portatore di bisogni speciali. Ecco perché è davvero importante il lavoro che CBM sta facendo nelle scuole italiane.

La ricerca, unita al progetto didattico e alle varie attività di sensibilizzazione, aiuta a costruire una competenza per la vita che necessita di essere educata e allenata in tutti i minori: l’empatia. In un contesto di vita occidentale, dove chi cresce rischia di aderire al modello dell’iperconnesso, con lo sguardo perso nello schermo e lontano dal principio di realtà, preoccuparsi di cosa c’è nello sguardo dell’altro – in particolare quando quello sguardo è lontano e a rischio di cecità – rappresenta una priorità educativa alla quale, in tema di diritti dell’infanzia, non è possibile rinunciare” ha dichiarato Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva ospite di Radio CBM Italia, la radio social promossa da CBM sulla propria pagina Facebook.

  • La ricerca è gratuita e si può avere contattando il numero 02/72093670 o consultandola a questo link.

 

“APRIAMO GLI OCCHI!” IL PROGETTO DI CBM PER LA SCUOLA PRIMARIA

«Apriamo gli occhi!» è il progetto di CBM Italia per la scuola primaria nato per sensibilizzare i bambini sui valori della solidarietà e dell’inclusione, rendendoli capaci di immedesimarsi e di sviluppare empatia verso gli altri attraverso il racconto dei progetti di CBM nei Paesi del Sud del mondo e delle condizioni di vita dei bambini con disabilità, soprattutto visiva. Nelle quattro edizioni realizzate finora, «Apriamo gli occhi!» ha raggiunto un risultato importante che continua a crescere con più di 40.000 bambini e oltre 300 scuole coinvolti in tutta Italia. A partire dall’anno scolastico in corso (2018/2019) il progetto presenta diversi elementi innovativi, il primo è che si estende anche alle classi prime e quinte della scuola primaria, proponendo per ognuna un percorso concluso che può proseguire nelle classi successive. Ogni percorso ha un tema chiave e un Paese di riferimento (Uganda, Nepal, Etiopia, Bolivia e Kenya) scelti tra quelli in cui CBM Italia lavora. A supporto del progetto ci sono materiali didattici gratuiti per tutti gli alunni e insegnanti: guide e quaderni con esercizi, giochi ed esperimenti per esplorare il mondo dei cinque sensi, scoprire nuove realtà e condizioni di vita; il giornalino «Occhiolino» che parla di solidarietà ai bambini attraverso storie, fumetti e giochi; infine il cartone animato «Le avventure di Cibi`» che racconta in dieci episodi i viaggi di Cibi` e della sua squadra in Paesi lontani alla scoperta del «fare insieme».

CBM è la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella cura e prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo. CBM Italia Onlus fa parte di CBM, organizzazione attiva dal 1908 composta da 10 associazioni nazionali (Australia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Kenya, Nuova Zelanda, USA, Sud Africa e Svizzera) e che insieme sostengono progetti e interventi di tipo medico-sanitario, di sviluppo ed educativo. Dal 1989 CBM è partner dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta contro la cecità prevenibile e la sordità. CBM opera nei Paesi nel Sud del mondo in sinergia con i partner locali in un’ottica di crescita e sviluppo locale. Lo scorso anno ha raggiunto oltre 35 milioni di persone attraverso 530 progetti in 54 Paesi di tutto il mondo. Info: www.cbmitalia.org

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