L'Istat alle Giornate di Bertinoro per l'Economia Civile 2019 presenta i dati sulle imprese Non Profit: il loro "peso" aumenta rispetto al sistema produttivo italiano.

Ci sono 350.492 imprese, il 2,1% in più in un anno, che danno lavoro a 844.775 persone (+3,1%): è la fotografia delle istituzioni Non Profit in Italia nel 2017.
Il settore Non Profit dunque continua a espandersi con tassi di crescita medi annui superiori a quelli che si rilevano per le imprese orientate al mercato, in termini sia di numero di imprese sia di numero di dipendenti.
Aumenta infatti la rilevanza delle istituzioni Non Profit rispetto al complesso del sistema produttivo italiano, sia nel numero di unità che passa dal 5,8% del 2001 all’8,0% del 2017, che per numero di dipendenti che passa dal 4,8% del 2001 al 7,0% del 2017.

Rispetto al 2016, la crescita del numero di istituzioni risulta più sostenuta al Sud (+3,1%), seguito dal Nord-Ovest (+2,4%) e dal Centro (+2,3%). Le regioni più dinamiche sono la Campania (+7,2%), il Molise (+6,6%), la Provincia autonoma di Bolzano (+4,2%), la Calabria (+3,3%) e il Lazio (+3,1%). Una flessione si rileva per la Sardegna (-5,6%) e, in misura più contenuta, per la Puglia (-1,2%).

Nonostante la dinamica più sostenuta del Sud, la localizzazione delle istituzioni Non Profit si conferma molto concentrata sul territorio, con oltre il 50% delle istituzioni attive nelle regioni del Nord, contro il 26,7% dell’Italia meridionale e insulare.

La maggior parte (circa due terzi) delle istituzioni Non Profit sono attive nel settore della cultura, sport e ricreazione (64,5%), seguito da quelli dell’assistenza sociale e protezione civile (9,2%), delle relazioni sindacali e rappresentanza interessi (6,5%), della religione (4,8%), dell’istruzione e ricerca (4,0%) e della sanità (3,5%). Le istituzioni che presentano un incremento percentuale maggiore rispetto al 2016 sono quelle attive nei settori delle relazioni sindacali e rappresentanza interessi e dell’istruzione e ricerca (+3,7%) e della cooperazione e solidarietà internazionale (+3,5%); al contrario, risultano leggermente in calo i settori dello sviluppo economico e coesione sociale (-1,9%) e dell’ambiente (-1,3%).

L’85% delle istituzioni non profit opera senza dipendenti. Aumentano però i lavoratori a tempo determinato (+24,5%); soprattutto fra gli over 50 (+7,9%), tra gli stranieri (+7%) e i laureati (+6,3%). Fra i dipendenti prevalgono le donne (71,7%).

I lavoratori dipendenti impiegati dalle istituzioni Non Profit crescono di più al Centro (+5,3%) e nel Nord-est (+5%) mentre mostrano una lieve flessione nelle Isole (-1,2%). Le regioni maggiormente interessate dalla crescita degli occupati sono la Provincia autonoma di Bolzano (+11,8%), il Molise (+9,3%) e la Toscana (+8,2%); gli occupati sono invece in calo in Basilicata (-12%), Valle d’Aosta (-3,5), Sicilia (-2,0%) e Umbria (-0,2%). Nel complesso, i dipendenti delle istituzioni Non Profit risultano ancora più concentrati delle istituzioni Non Profit dal punto di vista territoriale, con oltre il 57% impiegato al Nord.

Fonte: Valori

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