Il Global Gender Gap Report 2020 rivela che la parità di genere non sarà raggiunta per 99,5 anni. Consigliamo dunque di festeggiare la Festa di San Valentino, ricorrenza del 14 febbraio dedicata agli innamorati, proprio mobilitandosi per colmare il divario di genere.

La parità di genere ha una fondamentale influenza sulla prosperità o meno delle economie e delle società. Come possiamo facilmente immaginare, infatti, lo sviluppo e la diffusione della metà dei talenti disponibili sul globo terrestre hanno un impatto enorme sulla crescita, la competitività e la disponibilità futura delle economie e delle imprese in tutto il mondo.

Giunto alla sua 14a edizione, il Global Gender Gap Report 2020 mette a confronto 153 paesi sui loro progressi verso la parità di genere in quattro dimensioni: partecipazione economica e opportunità, livello di istruzione, salute e sopravvivenza e responsabilizzazione politica.

Il rapporto presenta un quadro decisamente contrastante.

Nel complesso, la ricerca verso la parità di genere è migliorata nettamente rispetto all'indice 2018.

La parità di genere nell'istruzione è stata pienamente raggiunta in 40 dei 153 paesi classificati, si stima servano altri 12 anni per raggiungerla completamente.

Nell'assistenza sanitaria, 48 paesi hanno raggiunto la quasi parità e 71 hanno colmato almeno il 97% del divario.

Il livello di istruzione, la salute e la sopravvivenza sono molto dunque vicini alla parità di genere (rispettivamente 96,1% e 95,7%).

Analizzando invece i fatti e le cifre politiche, si stima che ci vorranno 95 anni per colmare il divario di genere nella rappresentanza politica (le donne nel 2019 detengono il 25,2% dei seggi parlamentari e il 21,2% delle posizioni ministeriali).

Si registra un aumento del numero di donne con ruoli senior nel mercato del lavoro, ma contrariamente a questi progressi positivi nel mondo dell'alta leadership, la partecipazione delle donne al più ampio mercato del lavoro si è arrestata e le disparità finanziarie sono in aumento.

Un importante settore di preoccupazione è dunque quello della partecipazione e delle opportunità economiche, il progresso qui è regredito. A livello globale, solo il 55% delle donne (di età compresa tra i 15 e i 64 anni) è impegnato nel mercato del lavoro rispetto al 78% degli uomini.
Il rapporto evidenzia tre ragioni principali per questo: le donne hanno una maggiore rappresentanza nei ruoli che vengono automatizzati; non abbastanza donne stanno entrando in professioni in cui la crescita dei salari è la più pronunciata e infine le donne affrontano il problema perenne di infrastrutture di cura insufficienti e accesso al capitale.

Vi sono 72 paesi in cui alle donne è vietato aprire conti bancari o ottenere credito.

Guardando al futuro, il rapporto rivela che la più grande sfida che impedisce di colmare il divario economico di genere è la sottorappresentanza femminile nei ruoli emergenti. Nel "cloud computing", ad esempio, solo il 12% dei professionisti sono donne. Allo stesso modo, in "ingegneria", "dati e intelligenza artificiale", i numeri sono rispettivamente del 15% e del 26%.

Dal Report emerge che il  paese al primo posto per parità di genere è rimasto l'Islanda (per l'undicesimo anno consecutivo).

I paesi maggiormente migliorati sono stati Albania, Etiopia, Mali, Messico e Spagna.

Dei 149 paesi classificati, 101 hanno migliorato i loro punteggi sull'indice 2019.

L'Europa occidentale ha realizzato il maggior numero di progressi sulla parità di genere (pari al 76,7%), seguita da Nord America (72,9%), America Latina e Caraibi (72,2%), Europa orientale e Asia centrale (71,3%), Sub -Africa sahariana (68,2%), Asia meridionale (66,1%) e Medio Oriente e Nord Africa (60,5%).

Guardando al futuro, occorre che: la legislazione e gli atteggiamenti culturali / sociali nei confronti del relativo tempo trascorso dalle donne in lavori domestici non retribuiti e cure cambino e i responsabili politici agiscano per dotare meglio le giovani generazioni delle competenze per avere successo nel mondo dei lavori futuri.

 

E' proprio in occasione di San Valentino, che celebra l'amore reciproco degli uomini e delle donne, che vogliamo segnalarvi il bando “Colmare il divario di genere lungo l’arco della vita– REC-RGEN-WWLB-AG-2020" che finanzia le attività per colmare il divario di genere durante tutto l’arco della vita. L’obiettivo della call è quello di sostenere l’uguaglianza attraverso appunto interventi che mirino a colmare il gap di genere.

Il bando sostiene interventi nelle seguenti priorità:
- Affrontare gli stereotipi di genere nell’educazione e sistemi di cura dei minori
- Affrontare gli stereotipi di genere nelle scelte educative e di carriera in un mondo digitalizzato

Per questa call è stato stanziato un budget di 3.933.000 di Euro e possono presentare proposte progettuali e/o essere partner nei progetti nelle priorità 1 e 2: enti pubblici, organizzazioni private non profit e organizzazioni internazionali. Gli Enti profit possono partecipare in qualità di partner ma non presentare proposte. I progetti devono prevedere un partenariato nazionale o internazionale di almeno 2 organizzazioni.

Tutti i dettagli in merito a questo bando li trovate descritti nel report curato dalla Referente per le Opportunità di Finanziamento e la Progettazione di ConfiniOnline: Stefania Fossati.

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