L’otto marzo si è celebrata la giornata internazionale della donna. E' stata un'occasione per ricordare le conquiste sociali, politiche e economiche delle donne e per evidenziare ladiscriminazione e la violenza che ancora oggi vivono nel loro quotidiano.

In particolare, negli eventi organizzati domenica, due sono stati i temi maggiormente portati all'attenzione dell'opinione pubblica: il lavoro delle donne e la violenza che subiscono le donne.

Il movimento che ha coniugato queste due declinazioni è "Non Una di Meno!" che ha promosso per l'8 e il 9 marzo 2020 lo sciopero globale femminista, come strumento di rivendicazione.

Vogliamo proporvi una carrellata di dati italiani in merito al lavoro ed alla violenza sulle donne:

- una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima della violenza di un uomo

- quasi 7 milioni di donne, su 60 milioni, hanno subito violenza fisica e sessuale nella loro vita

- ogni anno vengono uccise circa 200 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex

- un milione e 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni di età

- un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri

- 420 mila donne hanno subito molestie e ricatti sessuali sul posto di lavoro

- meno della metà delle donne adulte è impiegata nel mercato del lavoro ufficiale

- la discriminazione salariale va dal 20 al 40% a seconda delle professioni

- un terzo delle lavoratrici lascia il lavoro a causa della maternità.

 

Riteniamo che il Non Profit sappia cogliere queste rilevanze della nostra società e sappia darne amplificazione nelle proprie attività.

E' infatti insita nella natura del Non profit, e del Terzo Settore in particolare, l'attenzione alle discriminazioni e la valorizzazione dei lavori di cura.

A tale proposito, ad oggi il 70% dei dipendenti nel settore del Non profit sono donne (qui un dettaglio sui dati Istat 2019) e in alcuni ambiti sono addirittura tre quarti dei dipendenti, specie nelle regioni del Nord. I dipendenti delle istituzioni Non Profit hanno prevalentemente un contratto a tempo indeterminato (79,6%) e la metà degli impiegati (uomini e donne) lavora part time.  La quota di donne lavoratrici nel Non Profit è intorno all’80% nei settori dell’istruzione e ricerca e dell’assistenza sociale e protezione civile mentre è significativamente più bassa in quelli dell’ambiente (49,8%) e dello sviluppo economico e coesione sociale (49,9%).

 

 

 

 

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni