Daniele Cassioli è uno sciatore nautico e fisioterapista italiano, cieco dalla nascita. Ha conquistato 25 titoli mondiali, 25 titoli europei e 39 titoli italiani. In virtù dei risultati ottenuti a livello internazionale, è considerato il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi.

Abbiamo intervistato il campione, parlando anche della sue esperienza nell’associazionismo

 

Daniele, come ti sei avvicinato al mondo del volontariato?

In realtà è il volontariato che ha rapito me. La prima volta che ho capito che avevo avuto una grande fortuna, e che potevo condividerla, ho pensato che sarebbe stato ingiusto non farlo. Da piccolo facevo quasi tutte le cose che facevano i miei amici che ci vedevano e trovo assurdo che tanti bambini ciechi, oggi … nel 2020 non facciano, ad esempio, educazione fisica con i compagni. Queste enormi differenze tra la popolazione in termini di opportunità è vera a tutti i livelli, dappertutto. In parte, oltretutto, è casuale e quindi chi ha un credito con il caso, può pensare, come meglio crede, di restituirne almeno una parte a chi invece ha una posizione di svantaggio.

 

Come intendi il ruolo dell'associazionismo?

L’associazionismo è una cosa seria e come tale va trattata. Solitamente il terzo settore nasce e si sviluppa in quelle aree geografiche, culturali, economiche e sociali in cui governi, stati, istituzioni non riescono ad arrivare. Per questo è un servizio che riveste un’importanza rilevante nel nostro sistema, perché nasce dai bisogni delle persone. Nell’associazionismo non è l’offerta a generare la domanda ma è il bisogno di determinate fasce di popolazioni che, quando non soddisfatto da altri organi, genera la mission di un’associazione. Se questo aspetto è probabilmente una discriminante tra associazione e impresa, chi si occupa di terzo settore non può non pensare alla propria organizzazione come una piccola azienda il cui modello di gestione, dal punto di vista amministrativo e operativo, ha tante similitudini con il mondo del profit.

 

Da gennaio 2020 sei il Presidente Ad Honorem di Piramis Onlus, quali finalità persegue? 

Piramis Onlus è la parte sociale del gruppo Piramis e nasce perché quest’azienda ha una visione del lavoro e dell’essere imprenditore legata anche al sostegno del prossimo. 

Essere imprenditori ha un significato profondo: è un modo di vedere il lavoro in una prospettiva sociale; è un impegno nei confronti di se stessi, della propria famiglia e delle persone con le quali si vive e lavora. 

Piramis Onlus ha diversi obiettivi: è nata per supportare progetti e iniziative benefiche sia sul territorio sia in Paesi in via di sviluppo e per contribuire alla ricerca medico scientifica. Ora si occupa anche di sostenere un importante progetto di sensibilizzazione sulle tematiche dell’inclusione sociale (per questo è importante l’esperienza con i giovani che svolgo) e della prevenzione del bullismo e cyberbullismo. Rimane attenta alle esigenze del momento e infatti è appena intervenuta a sostegno della grave emergenza che stiamo vivendo.

 

Qual'è il rapporto tra questa Onlus e il territorio?

Piramis Onlus replica il modo di operare che è proprio dell’azienda da cui è nata, quindi è presente in modo capillare sul territorio intercettando esigenze e situazioni a livello locale ma allo stesso tempo ha uno sguardo di respiro nazionale grazie alle sue tante filiali distribuite in tutta Italia.

L’attenzione verso le realtà locali arriva grazie al contributo di tutti i collaboratori che segnalano situazioni di particolare bisogno nelle zone in cui operano.

A questi progetti si aggiungono quelli nazionali come ad esempio le campagne per la lotta ai tumori, l’assistenza domiciliare ai malati, i progetti a supporto di terremoti o alluvioni che hanno visto zone del nostro paese in estrema difficoltà ed ora anche a sostegno dell’emergenza sanitaria dovuta a Covid-19.

 

Quali sono le iniziative benefiche dove si riscontra la maggiore sensibilità delle persone secondo te?

Le persone sono più sensibili verso le situazioni che conoscono e che vivono da vicino. Per questo motivo tutte le esperienze vissute direttamente ci aiutano a comprendere meglio i bisogni e ad attivarci nella maniera più efficace e concreta possibile.

 

Sitografia:

https://www.danielecassioli.it

https://www.piramisgroup.com

 

 

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