Dati al 21 maggio su Cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario, richieste di pagamento SR41 e Cassa integrazione in deroga.

Il decreto Cura Italia prevede la possibilità della cassa integrazione salariale in deroga anche per gli enti del Terzo Settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

L‘allegato 1 del messaggio 1287 del 20 marzo 2020 dell’Inps spiega nel dettaglio il meccanismo.

I beneficiari potenziali complessivi di Cassa integrazione nelle diverse tipologie sono, al 21 maggio 2020, circa 7,7 milioni, per quasi 1,1 milione domande di aziende. Queste domande sono prenotazioni di risorse, e non effettive domande di fruizione di cassa integrazione. Si tradurranno in effettive domande solo con invio del modello sr41 (se a pagamento diretto) o con denuncia in Uniemens (se a conguaglio) nel mese successivo a quello di sospensione, con il quale le aziende comunicano le effettive sospensione e iban dei lavoratori (in caso di pagamento diretto). Ad oggi, su quasi 1,1 milioni domande, l’INPS ha ricevuto 869mila sr41, e 510mila sono stati già pagati per circa 1,5 milioni di lavoratori. Dei relativi benefici potenziali, circa 4 milioni sono già stati anticipati dalle aziende con conguaglio INPS.

Scendendo nel dettaglio, le domande di Cassa integrazione ordinaria pervenute dalle aziende, come da tabella 2, sono 396mila. Di queste 165mila risultano essere con pagamento a conguaglio e 231mila con pagamento diretto; a oggi ne sono state autorizzate 369mila.

Per quanto riguarda le domande di Assegno ordinario, quelle inviate ai Fondi sono 170.477 per un totale di 2,5 milioni di potenziali beneficiari. Di queste domande, 1.237.000 risultano essere con pagamento a conguaglio già pagate, e1.272.187, potenzialmente, con pagamento diretto.

Le domande di Cassa integrazione in deroga, determinate dalle singole regioni e inviate all'INPS per autorizzazione al pagamento, sono circa 499.332 per 1.294.105 lavoratori, di queste 425.843 sono state autorizzate da INPS. In media sono state autorizzate il 70% delle domande.

Fonte Inps

 

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