Ci sono quattro tipi di persone nel mondo:
quelli che sono stati caregiver
quelli che attualmente sono caregiver
coloro che saranno caregiver
e coloro che avranno bisogno di caregiver.

Chi sono i caregiver?

Sono genitori, partner, figli, nipoti, fratelli, amici, vicini di casa che assistono una persona amica, coniuge, convivente, genitore, nonno, figlio o figlia: ammalato, invalido o non autosufficiente, senza alcun compenso.

Secondo l’Istituto di statistica, in un caso su 4 dedicano alla persona in questione più di 20 ore a settimana.

In Italia sono più di 15 milioni, tra i 15 e i 64 anni (dati Istat 2018).

Un vero e proprio esercito d’invisibili che sostiene il welfare prestando cura a persone malate in alternativa o ad integrazione del sistema di tutela pubblico.

Il caregiver ritiene “naturale” il proprio dovere di accudimento e il suo lavoro rimane “invisibile” e solo tardivamente, quando i problemi economici ma più frequentemente di salute fisica e psichica diventano impellenti, si rivolge ai servizi.

Spesso i caregiver, ignorano i propri diritti: stare accanto ad una persona malata è un compito che può assorbire tutta l’attenzione fino a far perdere di vista la propria salute e il proprio benessere.

Iniziano a muoversi verso la tutela dei diritti ed il sostegno dei caregiver varie realtà del Terzo Settore Italiano che sono consapevoli che se vengono abbandonati al loro destino, alla fine verranno abbandonate anche le persone di cui si prendono cura.

Fonte: Cittadinanzattiva APS

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