Il sostantivo femminile “inclusione” [dal lat. inclusio -onis] fa riferimento, secondo il Vocabolario Treccani, a “L’atto, il fatto di includere, cioè di inserire, di comprendere in una serie, in un tutto (spesso contrapposto) a esclusione)”.

In ambito sociale, inclusione significa appartenere a qualcosa, sia esso un gruppo di persone o un’istituzione, e sentirsi accolti. Tra gli individui possono esserci però delle differenze a causa delle quali una persona o un gruppo sono “esclusi” dalla società. I motivi che portano all’esclusione sociale sono, purtroppo, spesso legati a discriminazioni che le persone o gruppi di persone subiscono. Le persone possono essere discriminate a causa dell'età, della disabilità, dell'etnia, dell'origine, delle idee politiche, della razza, della religione, del sesso o del genere, della lingua, della cultura o per altri motivi come la condizione socioeconomica. Queste discriminazioni, a volte multiple, limitano le persone nel godimento dei propri diritti, nell'accesso ai servizi, tra cui lavoro, sanità, istruzione o alloggio, e nello sviluppo delle proprie competenze, tra le altre cose. In questo senso, in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, garantire a tutti e tutte l’accesso ad un’istruzione di qualità può essere la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile.

A questo proposito, il  corso Progettare interventi educativi inclusivi vuole promuovere una comprensione delle strategie di contrasto della povertà educativa e della progettazione in ambito educativo in ottica inclusiva. Il corso tratterà il tema offrendo un focus su disabilità, genere e sessualità e divari territoriali tra Nord e Sud del Paese e del mondo, aree urbane degradate e piccoli centri situati in territori isolati. In particolare, il progetto si propone di rafforzare la capacità degli attori che agiscono in ambito educativo di promuovere un’istruzione inclusiva di qualità e di incoraggiare la partecipazione di tutti i minori in contesti di apprendimento formale, informale e non formale partendo da un’analisi dei dati relativi al problema dell’inclusione, delle diverse metodologie di intervento e anche delle opportunità di finanziamento e dei donatori attivi su questo fronte. 

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