Da qualche anno, e intendiamoci subito, per noi questa è una fortuna, è stata pienamente sdoganata la possibilità che si creino meccaniche virtuose di interazione tra il mondo del non profit e quello del profit. Approcci, metodologie, competenze ed esperienze che vengono messi a fattor comune e che rappresentano una concreta opportunità di crescita per le strutture organizzative del Terzo Settore.

E allora perché non approfittarne anche per questo corso?!?!?

Perché non provare a immaginare un corso in cui la costruzione e lo sviluppo di un piano di fundraising passa attraverso la metodologia del Design Thinking?

È proprio questo quello che abbiamo provato a fare e lo abbiamo fatto partendo da una convinzione che per noi è il vero punto di partenza di tutta la possibile teoria sulla raccolta fondi: la base del fundraising sono le relazioni e tutte le tecniche e le metodologie finalizzate a farle nascere, svilupparle e farle crescere. Relazioni a più livelli, in costante innovazione. Relazioni che si “autogenerano” e che portano a riscoprire il ruolo della persona, della co-creazione. Il fundraiser, il donatore, il Presidente dell’associazione, l’azienda partner, il volontario ….
Tutti parte dello stesso mondo che va costruito e riempito di esperienze condivise.

Partendo da questa convinzione, ci siamo chiesti: come possiamo trasferire al meglio la nostra esperienza, le nozioni che abbiamo appreso, le esigenze da tenere in considerazione per chi intende lavorare nella raccolta fondi? Il Design Thinking è una possibile risposta a questa domanda.

Parliamo, infatti, di una metodologia che mette al centro le persone. Si parte dal NOI, dalle NOSTRE Organizzazioni Non Profit, dalle proposte di valore che promuoviamo, dalle criticità che possono incontrare i beneficiari a cui ci rivolgiamo, dai sogni che vorremmo realizzare, dai processi decisionali dei donatori e dalle sue diverse fasi - come vengono ricercate informazioni su una causa/campagna piuttosto che su un’altra, come decidono effettivamente di sostenerla, come possiamo NOI intervenire nei vari step del processo decisionale e come andiamo poi a costruire e monitorare la relazione dopo che la donazione è stata effettuata.

Dalla teoria ai fatti: il Piano di Fundrasing

  • Di cosa abbiamo bisogno (informazioni, dati, esperienze, etc.) per iniziare ad impostare un Piano di Raccolta Fondi?
  • Come elaborare una strategia di raccolta fondi che sia ambiziosa e sostenibile nel medio-lungo periodo?
  • Come declinare gli obiettivi strategici in concreti piani operativi?
  • Quali indicatori selezionare come elementi chiave del monitoraggio?

 

 Il corso di 8 ore si svolge a Roma, in presenza, il 26 maggio

 

Destinatari

Fundraiser e manager di piccole e medie Organizzazioni. Tutti quei professionisti che lavorano/hanno lavorato nella raccolta fondi e che sono chiamati a sviluppare e a gestire un piano di raccolta fondi da applicare all’interno della loro realtà organizzativa.

Argomenti e strumenti di Design Thinking da sperimentare

  • Dalla mission (la Buona Causa) alla strategia di raccolta fondi: cosa c’è assolutamente da sapere prima; come si vede l’Organizzazione nel futuro e come la raccolta fondi può concretamente contribuire a questa crescita
    • GOLDEN CIRCLE – PERCORSO DAL WHY AL WHAT. Impostare una strategia di comunicazione che parte dal “perché più profondo” alla base della mission di un’organizzazione e arrivi a cosa e come comunico per sostenerla
  • Dalla strategia di fundraising all’azione: come sviluppare i piani operativi dei singoli canali di raccolta fondi. 
    • STRUMENTI GENERICI DEL DESIGNG THINKING. Value proposition – Job to be done – Solution design canvas – Customer experience canvas – Lego Serious play – Team Alignment Map.
      Il design thinking come metodologia fondamentale a definire e individuare gli strumenti poi necessari alla costruzione del proprio piano operativo
  • Dall’azione al monitoraggio dei risultati: siamo in linea con gli obiettivi strategici prefissati? Le azioni implementate stanno performando come era previsto? Come individuare eventuali scostamenti e dove intervenire?    
    • SISTEMA OKR (Objectives & Key Results)

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