La città di Padova si conferma punto di riferimento per la cooperazione internazionale con la presentazione, avvenuta pochi giorni fa presso l'Archivio Antico dell'Università di Padova a Palazzo Bo, di due ambiziosi progetti di cooperazione sanitaria in Costa d'Avorio e Burkina Faso. Queste iniziative, sostenute dalla Cooperazione Italiana e nate dalla partnership tra l'Università di Padova e Medici con l'Africa Cuamm, si inseriscono nel più ampio "Piano Mattei per l'Africa" e mirano a offrire un aiuto concreto alle popolazioni più vulnerabili.

Don Dante Carraro, direttore di Medici con l'Africa Cuamm, ha introdotto gli interventi sottolineando l'urgenza di agire. In Costa d'Avorio, l'attenzione è rivolta al Centro Ospedaliero Regionale Félix Houphouët-Boigny di Abobo, un quartiere densamente popolato di Abidjan. Attualmente la struttura gestisce circa 8.000 parti all'anno con soli 150 posti letto e 770 mq di superficie. Il nuovo progetto triennale, del valore di 12 milioni di euro e finanziato tramite il Piano Mattei, prevede una profonda riqualificazione e un ampliamento a oltre 2.250 mq, con l'introduzione di servizi essenziali come una banca del sangue e un centro per la produzione di ossigeno. Saranno potenziate anche altre due strutture urbane e fornite due ambulanze, con un focus su formazione e sensibilizzazione comunitaria.

Il secondo progetto si concentra sul Burkina Faso, dove l'OMS stima che quasi il 10% della popolazione sia affetta da epatite B e circa il 3% da epatite C. Il Cuamm e l'Università di Padova avvieranno un intervento triennale da 3 milioni di euro, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) tramite AICS, per la prevenzione e la cura delle epatiti B e C presso il Centro Ospedaliero Universitario di Bogodogo. L'obiettivo è diagnosticare e trattare circa 3.000 donne in gravidanza e bambini affetti, oltre a fornire formazione specialistica al personale sanitario locale.

La Rettrice dell'Università di Padova, Prof.ssa Daniela Mapelli, ha sottolineato l'importanza della collaborazione: "L'Università ci mette la sua competenza, il Cuamm la sua conoscenza dell'Africa, e insieme si può costruire qualcosa di utile e trasparente."

S.E. Mons. Claudio Cipolla, Vescovo di Padova e Presidente del Cuamm, ha evidenziato come questi progetti portino speranza in un periodo difficile, elogiando l'approccio "pensato e progettato" del Piano Mattei.

L'Amb. Stefano Gatti del Ministero degli Affari Esteri ha ribadito l'Africa come priorità italiana, lodando l'approccio di partenariato e il consistente finanziamento a un'università, segno di fiducia nell'efficacia dell'intervento. Il dott. Akiapo N’Cho Virgile, ministro Consigliere della Costa D’Avorio in Italia, ha espresso gratitudine per il sostegno alla salute materna e infantile.

I professori Eugenio Baraldi e Umberto Cillo dell'Università di Padova hanno illustrato il contributo accademico e la collaborazione di lunga data con il Cuamm, sottolineando come questa "triangolazione fondamentale" sia cruciale per portare aiuto e sviluppo in questi paesi.

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