La proposta di revisione della direttiva europea sulla prevenzione e la lotta contro l'abuso sessuale sui minori, che include esplicitamente le immagini generate dall'Intelligenza Artificiale (AI) nella definizione di materiale pedopornografico, è un passo cruciale e riceve il pieno sostegno del Prof. Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro. Pochi giorni fa, in una nota diffusa da Roma, Caffo ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa di Strasburgo, definendola una "risposta molto valida alla crescente e incontrollata diffusione di materiale pedopornografico registrata nell'ultimo decennio".
Il Parlamento Europeo ha approvato una serie di modifiche significative che mirano ad adeguare la legislazione comunitaria agli sviluppi tecnologici e a rafforzare la protezione dei minori. Tra le novità più rilevanti, oltre all'inclusione dell'AI, vi sono il chiarimento della definizione di consenso per gli adolescenti, il pari trattamento tra abusi online e offline, il riconoscimento dell’adescamento e dell'estorsione sessuale online come reati penali a sé stanti, l’abolizione dei termini di prescrizione per i reati di abuso sessuale su minori e il rafforzamento delle misure di sostegno per le vittime.
Il Prof. Caffo ha evidenziato la gravità del fenomeno, ricordando che "l’abuso sessuale sui minori resta una grave emergenza nell’Unione Europea con 1 bambino su 5 che dichiara di aver subito violenza sessuale e un preoccupante incremento del 380% delle immagini di abusi generati con AI".
Telefono Azzurro auspica che l'impegno dimostrato dal Parlamento Europeo si traduca rapidamente in una pronta adesione da parte del governo italiano, promuovendo una maggiore consapevolezza e interesse istituzionale sugli abusi contro i minori, in particolare quelli perpetrati tramite materiali prodotti dall’Intelligenza Artificiale. Questa iniziativa si allinea perfettamente con l'azione di sensibilizzazione che Telefono Azzurro porta avanti da sempre.
La tempistica è inoltre particolarmente rilevante, poiché "questa iniziativa si verifica all’avvicinarsi della stagione estiva, il momento in cui i casi di abuso sessuale aumentano a fronte di un aumento della vita sociale", ha concluso il Prof. Caffo.
