Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo tra i giovani continua a rappresentare una sfida pressante in Italia, con dati che, seppur parziali, indicano una preoccupante crescita, in particolare nell'ambito digitale. Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, ha espresso forte preoccupazione riguardo i recenti dati ISTAT sul 2023, sottolineando come la realtà attuale sia ancora più complessa e allarmante di quanto i numeri ufficiali possano rivelare.

"I dati sul bullismo e il cyberbullismo tra i giovani presentati oggi da ISTAT presentano un fenomeno allarmante, ma parziale," afferma Caffo. "La rilevazione si riferisce al 2023, ma è evidente che sono in fortissimo aumento tutte le forme di cyberbullismo e di violenza digitale in rete. Tutto questo rende lo scenario molto più complicato rispetto a quello analizzato dal report, dal momento che si assiste a un forte spostamento del fenomeno sul digitale."

La complessità del fenomeno è ulteriormente evidenziata dalle segnalazioni giunte alla linea d'ascolto 114 – Emergenza Infanzia, il servizio di pubblica utilità gestito da Telefono Azzurro in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia. Nel solo 2024, il 114 ha gestito ben 104 casi di bullismo e 14 casi di cyberbullismo. Questi numeri sono solo la punta dell'iceberg, come spiega Caffo: "Occorre considerare che molto dipende dalle capacità di rilevazione che vengono attivate. Ci sono contesti, infatti, dove la paura di segnalare episodi di bullismo è ancora molto alta. Di conseguenza esistono fenomeni sommersi e nascosti che fanno fatica a trovare riscontro nei numeri."

Tra i minori coinvolti, alcuni avevano appena cinque anni, con la maggior parte delle richieste di aiuto provenienti da regioni come Lazio, Toscana, Sicilia e Veneto. Questi dati sollecitano una riflessione urgente e, soprattutto, un maggiore impegno da parte delle istituzioni e del Parlamento.

Ernesto Caffo ribadisce la necessità di un'azione più incisiva e coordinata: "Tutto questo deve farci riflettere ma soprattutto deve spingere le istituzioni e il Parlamento a impegnarsi maggiormente per affrontare queste grandi sfide."

I giovani che si rivolgono al servizio di ascolto di Telefono Azzurro hanno bisogno di aiuto tempestivo e risposte qualificate. È fondamentale, secondo Caffo, "coordinare azioni di aiuto alla vittima e di intervento sugli autori. Un intervento che passa inevitabilmente attraverso il coordinamento tra pubblico e sociale e attraverso un sistema organico capace di affrontare il tema costruendo reti altamente formate e di qualità."

Particolare attenzione deve essere rivolta a due contesti chiave: la scuola e lo sport. È qui che si verificano la maggior parte delle situazioni di bullismo. Per questo, Telefono Azzurro sottolinea l'importanza di promuovere programmi di formazione per lo sviluppo delle competenze di docenti, ragazzi, educatori sportivi e genitori, al fine di strutturare misure di supporto efficaci.

 

Fonte: Ufficio Stampa Telefono Azzurro

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