Apri il sito di un'organizzazione non profit. Spesso trovi missioni, visioni, elenchi di attività, report annuali. Informazioni corrette, trasparenti, necessarie. Ma quante volte ti hanno davvero emozionato? Quante volte ti hanno spinto a dire: "Voglio far parte di questo cambiamento, ora"?

Questo è il problema quando i siti sono pieni di dati, ma poveri di anima. E la verità è che le persone, prima ancora di donare a una causa o di offrire il loro tempo, scelgono di credere in una storia.

Per trasformare i visitatori del tuo sito in sostenitori attivi, non bisogna elencare solo cosa fate e ma anche raccontare perché il vostro lavoro è fondamentale. In questo articolo, ti guideremo passo dopo passo, con esempi pratici, a usare le tecniche di storytelling per creare contenuti coinvolgenti, autentici e, soprattutto, efficaci.

Storytelling: perché i racconti funzionano meglio dei dati

Storytelling è la parola inglese per “raccontare storie” e non è un'invenzione del marketing moderno. È il modo in cui l'umanità ha sempre trasmesso valori, conoscenze ed emozioni. Per un'organizzazione non profit, è lo strumento più potente per costruire fiducia e ispirare all'azione.

Dal cervello alla pancia: come le storie attivano l'empatia

Quando leggiamo un elenco di dati ("abbiamo aiutato 500 persone"), il nostro cervello elabora l'informazione in modo razionale. Ma quando leggiamo la storia di una di quelle persone – il suo nome, le sue difficoltà, il modo in cui la sua vita è cambiata grazie a un progetto – il nostro cervello attiva le aree legate all'empatia. Non stiamo più solo capendo, stiamo sentendo. E l'emozione è il motore principale della decisione di contribuire.

L'eroe del tuo racconto non sei tu, ma chi aiuti (e chi ti aiuta)

Un errore comune è impostare la comunicazione come se l'organizzazione fosse l'eroe della storia. In realtà, la tua non profit è la guida, il mentore. I veri eroi sono due:

  1. I beneficiari: le persone, gli animali, i luoghi o l'ambiente che aiuti. Le loro storie mostrano il problema e l'impatto della soluzione.
  2. Il donatore/volontario: la persona che, con il suo contributo, permette all'eroe di raggiungere il lieto fine. Il tuo compito è mostrargli come può essere decisivo.

Tono di voce: parla la lingua della tua community

Ogni storia ha bisogno di una voce. Il tono di voce è la personalità della tua organizzazione che emerge dalle parole che usi. È fondamentale che sia autentico e coerente con i tuoi valori.

Il carattere: siete autorevoli, appassionati, urgenti o rassicuranti?

Un'associazione che si occupa di emergenze umanitarie può beneficiare dall’uso di un tono urgente e diretto. Una fondazione che lavora sulla ricerca scientifica a lungo termine invece ha un tono più autorevole e ponderato. Un piccolo ente di quartiere potrebbe scegliere un tono caldo, familiare e rassicurante. Non c'è un tono giusto in assoluto, ma quello più adeguato al contesto;

Esercizio pratico: tre aggettivi per descrivere la tua organizzazione

Prenditi cinque minuti con il tuo team. Se doveste descrivere la vostra organizzazione con solo tre aggettivi, quali scegliereste? (Es. "Concreti, appassionati, trasparenti" oppure “Decisi, fuori dagli schemi, eleganti”). Questi aggettivi diventeranno la bussola per ogni testo che scriverete.

L'importanza della coerenza su tutti i canali

Una volta definito, il tono di voce deve essere riconoscibile ovunque: sul sito, sui social media, nelle newsletter, persino nelle risposte alle email. La coerenza costruisce un'identità forte e affidabile.

La struttura delle pagine chiave: dove raccontare le tue storie

Non basta avere belle storie: devi sapere dove raccontarle. Ogni pagina del tuo sito è un capitolo del tuo racconto.

La pagina "Chi Siamo": non un elenco, ma la storia delle origini

Invece di un freddo elenco di date e nomi dei fondatori, racconta:

  • La scintilla: qual è il problema che vi ha fatto dire "dobbiamo fare qualcosa"?
  • La sfida: quali ostacoli avete superato all'inizio?
  • La visione: dove volete arrivare? Non limitarti a descrivere la missione, ma dipingi un quadro del futuro che volete costruire.

La pagina "Progetti" o "Cosa Facciamo": trasforma le attività in narrazioni d'impatto

Per ogni progetto, non limitarti a descrivere l'attività. Raccontala come una mini-storia con una struttura chiara:

  1. Il Contesto: Qual è il problema specifico che questo progetto affronta?
  2. L'Intervento: Cosa fate in pratica? Usa verbi d'azione.
  3. L'Impatto: Mostra il risultato attraverso una storia, un dato significativo o una testimonianza. Chi è stato aiutato e come è cambiata la sua situazione?

Le "Testimonianze": dai voce ai protagonisti del cambiamento

Le testimonianze sono la prova sociale del tuo impatto. Raccogli le storie dirette di beneficiari, volontari e donatori. Una citazione potente o un breve video possono essere più convincenti di pagine intere di report.

Potenziare il messaggio: il ruolo strategico di immagini e video

Lo storytelling non è solo testo. Gli elementi visivi sono fondamentali per catturare l'attenzione e trasmettere emozioni in modo immediato.

Una foto vale più di mille parole (se scelta bene)

Evita le foto stock, generiche e impersonali. Usa immagini reali che mostrino le persone, i luoghi e le azioni al centro del tuo lavoro. Un ritratto autentico, un dettaglio significativo, un'immagine che mostra un'emozione possono avere un impatto enorme.

Video brevi: il modo più diretto per mostrare l'impatto

Un video di 60-90 secondi può raccontare una storia completa, presentando un problema, mostrando la soluzione e concludendo con un appello all'azione. È uno degli strumenti più efficaci per coinvolgere il pubblico, specialmente sui social media.

Errori comuni nella creazione di contenuti (e come evitarli)

Anche con le migliori intenzioni, è facile cadere in alcune trappole. Ecco le più comuni:

  • Errore 1: Parlare solo di sé stessi.
    • Soluzione: Sposta il focus dal "noi" al "tu". Invece di "Noi aiutiamo...", prova con "Con il tuo aiuto, possiamo...". Rendi il lettore protagonista.
  • Errore 2: Usare un linguaggio tecnico o burocratico.
    • Soluzione: Scrivi come parli. Usa frasi brevi, un linguaggio semplice e diretto. Evita acronimi e gergo che solo gli addetti ai lavori possono capire.
  • Errore 3: Dimenticarsi una chiamata all'azione (CTA).
    • Soluzione: Ogni storia deve avere uno scopo. Dopo aver emozionato e informato il lettore, digli esattamente cosa vuoi che faccia: "Dona ora", "Diventa un volontario", "Iscriviti alla newsletter per restare aggiornato".

La tua missione merita di essere raccontata

Abbiamo visto come l'empatia sia più forte dei dati, come definire un tono di voce autentico e come strutturare le pagine chiave del tuo sito per raccontare storie efficaci.

Applicare lo storytelling non è un'attività extra da aggiungere alla lista delle cose da fare. È il modo più potente e sostenibile per dare voce alla tua missione, creare una community fedele e trasformare il tuo sito web da semplice vetrina a vero e proprio strumento di cambiamento.

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