Dichiarata incostituzionale una norma della riforma Dini.
Con la sentenza n. 94/2025, depositata lo scorso 3 luglio, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 1, comma 16, della legge 8 agosto 1995, n. 335 – contenente la riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare - nella parte in cui non esclude, dal divieto di applicazione delle disposizioni sull’integrazione al minimo di tutti i trattamenti pensionistici, l’assegno ordinario d’invalidità liquidato interamente con il sistema contributivo. Come si legge in un comunicato stampa diffuso dall'ufficio stampa della Corte, per i giudici delle leggi “a tale divieto - introdotto dalla cosiddetta “Riforma Dini” relativa al sistema previdenziale, nel contesto del graduale passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo - debba essere sottratto l’assegno ordinario d’invalidità, spettante al lavoratore che, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, vede diminuita a meno di un terzo la sua capacità di prestare un’attività lavorativa confacente alle proprie attitudini”. Il testo della sentenza n. 94/2025 è consultabile al presente link.
