I recenti aggiornamenti legislativi in Italia hanno portato importanti novità per il Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale e per i servizi sociali comunali. Le nuove disposizioni mirano a semplificare le procedure per i Comuni e a dare un aiuto eccezionale ai beneficiari dell'Assegno di Inclusione (ADI).
Tra le novità più rilevanti, c'è la proroga dell'entrata in vigore della condizionalità sulla rendicontazione del Fondo Povertà. A seguito di una norma proposta dall'ANCI e approvata nel Decreto Economia, l'obbligo per i Comuni di rendicontare il 75% della quota relativa alla seconda annualità precedente è stato posticipato al 2027. Questo dà agli enti locali più tempo per organizzarsi, assicurando che l'erogazione delle risorse e la programmazione dei servizi non subiscano interruzioni.
Inoltre, la Legge 1° agosto 2025, n. 113, ha introdotto un contributo straordinario per l'Assegno di Inclusione. Questo aiuto eccezionale è destinato ai nuclei familiari che, dopo aver usufruito dell'ADI per un massimo di diciotto mesi, hanno presentato domanda di rinnovo e sono stati ammessi a proseguire il beneficio per altri dodici mesi. L'obiettivo è garantire la continuità del supporto economico, evitando sospensioni che creerebbero difficoltà alle famiglie più fragili.
Sono stati definiti anche nuovi riparti di fondi aggiuntivi. Con un decreto del Ministero dell'Interno, un fondo di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 sarà distribuito per rafforzare i servizi sociali nei piccoli comuni in difficoltà finanziaria. Parallelamente, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 maggio 2025 assegna ai Comuni delle regioni a statuto ordinario un contributo di oltre 390 milioni di euro per i servizi sociali. Per ricevere questi fondi, i Comuni dovranno inviare una scheda di monitoraggio entro il 31 maggio 2026, confermando il loro impegno nel potenziamento dei servizi sociali.
