Quando le risorse scarseggiano, la prima reazione di molti enti non profit è "cercare un bando". Ma la ricerca di fondi non può essere un'azione sporadica: è tempo di abbandonare l'approccio reattivo e costruire una strategia di sviluppo completa, che guardi oltre i bandi e trasformi il finanziatore in un partner di valore.
“Abbiamo bisogno di soldi per sostenere la nostra organizzazione”. È una frase che molti enti non profit pronunciano quando ci si accorge che le risorse non bastano più a sostenere tutte le attività. E spesso la prima reazione è: “Cerchiamo un bando”.
Una reazione che spesso nasce dall’idea che l’accesso a bandi sia la via più immediata, facile e meno dispendiosa in termini di tempo e risorse. Una visione, però, solo parziale. L’errore non sta nel rivolgersi ai finanziatori, ma nel farlo senza una strategia.
Un’attività da non lasciare al caso
La ricerca di risorse non può essere un tentativo sporadico o una corsa a ciò che “esce in questo momento”. Ricerca di contributi, partnership e progettazione parte integrante della pianificazione strategica di un ente. Per individuare risorse adeguate, è necessario prima rispondere a una domanda fondamentale: “Di cosa abbiamo davvero bisogno, e perché?”. Possono essere risorse economiche, ma anche: risorse umane, reti e relazioni, spazi, competenze, strumenti organizzativi.
Queste esigenze emergono solo se l’ente ha una visione chiara del proprio sviluppo con obiettivi di medio e lungo termine chiari e priorità definite.
Non esistono solo i bandi
Una pianificazione e un’attività strategica di ricerca fondi permette anche di andare oltre al pensiero che quando si parla di opportunità, ci si riferisca ai soli bandi pubblici. Anche in questo caso è una visione parziale. Infatti, accanto a essi, esistono altri attori (fondazioni private di origine bancaria, di impresa, di comunità, imprese, enti religiosi, altri enti filantropici e del privato sociale e non profit) che mettono a disposizione forme di supporto e collaborazione, spesso più accessibili, più flessibili e più coerenti con il lavoro quotidiano degli enti: co-progettazioni e co-programmazioni, partenariati, contributi non monetari (spazi, servizi e consulenze, attrezzature, comunicazione). Molte di queste opportunità non arrivano tramite un “bando” ma tramite la relazione.
Un nuovo approccio: dal finanziatore al partner
Il finanziatore non è più solo quello che eroga un contributo, ma un soggetto che partecipa attivamente al progetto. Fondazioni, imprese e organizzazioni filantropiche sono sempre più orientate a co-progettare, costruire relazioni stabili, sostenere pratiche che generano impatto reale, evitando il sostegno a interventi spot.
Per questo, l’ente non profit deve spostarsi da una logica di richiesta, a una logica di alleanza. Non più: “Abbiamo bisogno di contributo per fare questo?” ma “Come possiamo generare valore insieme?”.
Progettare non è solo “scrivere progetti”
Questo cambio di paradigma permette anche di affrontare la progettazione secondo la giusta prospettiva. Non più mera scrittura di un progetto alla rincorsa dell’opportunità ma processo di sviluppo che prevede, oltre a una pianificazione strategica, l’ascolto dei bisogni e del territorio e la lettura delle trasformazioni sociali, la definizione di obiettivi chiari e lo sviluppo di attività e servizi coerenti, la creazione di relazioni e partenariati, il monitoraggio degli interventi e la valutazione dell’impatto prodotto.
Impostare un’attività efficace di individuazione delle opportunità
Tutto questo permette di non rincorrere le opportunità ma di selezionarli in base alle reali esigenze e volontà di sviluppo organizzativo.
Per far sì che le opportunità non siano inseguite, ma scelte, occorre:
- Conoscere le diverse tipologie di opportunità: pubbliche/private, nazionali/internazionali.
- Costruire una strategia di monitoraggio sostenibile attraverso canali selezionati e strumenti aggiornati costantemente.
- Valutare ogni opportunità sulla base della coerenza con missione, capacità interna e sostenibilità futura.
- Curare la relazione con gli enti finanziatori, soprattutto privati, basandosi su ascolto reciproco, trasparenza e continuità.
A questo è dedicato il corso di formazione “Non solo bandi – opportunità di finanziamento e sviluppo per gli enti non profit” che partirà lunedì 17 novembre.
