Da sempre, per associazioni e organizzazioni nonprofit, comunicare in modo efficace è una necessità quotidiana. A questo tocca aggiungere che la presenza digitale impone rapidità, creatività e continuità: tutte esigenze da affrontare spesso con risorse limitate.
La buona notizia è che l’intelligenza artificiale generativa può diventare non un sostituto, ma un “alleato” che velocizza i processi, migliora la qualità dei contenuti, lasciando più tempo ad attività strategiche.
E questo molte realtà del Terzo settore l’hanno capito: secondo Charity Digital, circa il 76% delle organizzazioni utilizza già strumenti di intelligenza artificiale, anche se solo una parte li ha integrati in modo realmente strategico. Anche la Joseph Rowntree Foundation conferma che sempre più realtà non profit stanno impiegando strumenti generativi nelle attività di comunicazione, raccolta fondi e coinvolgimento della comunità.
L’AI non è più un esperimento, ma una tecnologia che sta modellando nuovi modi di lavorare.
Come l’AI migliora la produzione di contenuti testuali
L’intelligenza artificiale generativa sta trasformando il modo in cui le organizzazioni non profit affrontano la scrittura, per esempio quando ci si trova davanti al “blocco da scrittore”. In quei momenti in cui non si sa come aprire una newsletter, trovare il tono giusto per parlare ai donatori o rendere più accessibile un testo tecnico, l’AI offre subito spunti su cui costruire il messaggio.
Inoltre stanno emergendo strumenti ancora più avanzati: gli agenti AI, capaci non solo di produrre testi ma di seguire processi più articolati. Possono analizzare materiali esistenti, proporre scalette, adattare i contenuti a diversi formati e suggerire miglioramenti in base agli obiettivi comunicativi dell’organizzazione. Di fatto diventano una sorta di assistente editoriale sempre disponibile, in grado di mantenere coerenza di stile e di velocizzare ogni fase del lavoro.
L’AI permette così di sperimentare, di arrivare prima alla versione migliore del messaggio e di dedicare più tempo a ciò che conta davvero: trovare le parole che raccontano in modo autentico la missione dell’organizzazione.
Visual, grafiche e storytelling: l’AI al servizio della creatività
Se per anni la produzione di contenuti visivi è stata un ostacolo per molte associazioni a causa della mancanza di budget per avere un reparto grafico, oggi l’AI sta cambiando radicalmente il modo di progettare l’immagine di una campagna o di un progetto. Non si tratta solo di “generare un’immagine”, ma di costruire un linguaggio visivo più coerente anche per chi non ha competenze tecniche avanzate.
Strumenti come Canva, insieme ai nuovi generatori di immagini basati su AI, permettono di creare bozze visive, palette cromatiche, stili grafici e persino mockup in pochi minuti. L’AI diventa una sorta di “tavolo da disegno” dove si può provare, scartare, modificare e ripensare senza spreco di tempo o di budget.
Le ricerche internazionali mostrano come questa possibilità di sperimentazione rapida stia diventando uno dei maggiori vantaggi percepiti dalle no nprofit. L’AI visiva non si limita a velocizzare, ma aumenta le opzioni creative.
L’importanza di un uso etico e consapevole dell’AI
L’introduzione dell’AI nella comunicazione richiede attenzione, soprattutto nel Terzo Settore, dove la fiducia del pubblico è fondamentale. Il Charity Digital Skills Report sottolinea la necessità di adottare linee guida chiare: verificare i contenuti generati, tutelare i dati, evitare bias nei messaggi e mantenere trasparenza verso gli stakeholder.
La supervisione umana rimane essenziale. L’AI deve essere, come detto all’inizio, un supporto e non un sostituto: uno strumento che facilita, accelera e amplia le possibilità creative, ma che non può replicare la sensibilità, l’esperienza e i valori delle persone che lavorano in un’organizzazione.
Un’occasione concreta per imparare a usare l’AI nella comunicazione
Quando utilizzata con competenza, l’intelligenza artificiale generativa offre alle organizzazioni non profit la possibilità di innovare con semplicità e di rafforzare la propria presenza digitale. Permette di ottimizzare il tempo, di comunicare meglio e di raggiungere più persone con contenuti chiari, coerenti e coinvolgenti.
Sono tutti aspetti che vedremo insieme il 26 e il 28 novembre durante il corso dedicato proprio alla creazione di testi, immagini e idee creative con l’AI generativa.
Le iscrizioni sono ancora aperte: c’è ancora tempo per partecipare e portare subito nella propria organizzazione nuove competenze operative e facilmente applicabili!
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