Il XX rapporto annuale di ASC APS (Arci Servizio Civile) ribadisce il suo ruolo centrale nel promuovere un modello di Servizio Civile Universale (SCU) che pone al centro i giovani, la promozione della pace e il profondo radicamento territoriale. Il rapporto evidenzia come l'associazione interpreti il SCU non come una mera gestione di posti, ma come un investimento politico e culturale a lungo termine per l'intera comunità.
Per il bando 2023, ASC APS ha coordinato una vasta rete di circa 800 enti del Terzo Settore e pubbliche amministrazioni, con una netta prevalenza di piccole realtà del privato sociale. Questo modello operativo, che conta 1.527 enti di accoglienza, privilegia la qualità relazionale e formativa dei percorsi, evitando l'impiego massivo dei volontari. Lavorando a stretto contatto con associazioni profondamente radicate, ASC APS riesce a costruire interventi "su misura" che rispondono efficacemente ai bisogni reali delle comunità locali, incluse aree urbane, periferiche e interne, e a rafforzare reti spesso vulnerabili.
L'associazione pone i valori costituzionali del servizio civile, quali difesa non armata e nonviolenta, cittadinanza attiva e solidarietà, al centro dell'intero impianto formativo e progettuale. Il presidente nazionale, Rosario Lerro, sottolinea l'impegno di ASC APS in questo ambito: la formazione generale supera ampiamente i minimi normativi, concentrandosi su obiezione di coscienza, gestione nonviolenta dei conflitti e pace.
L'associazione dedica anche risorse consistenti alla valorizzazione delle competenze acquisite dai volontari, offrendo un attestato specifico tramite un ente terzo (EMiT Feltrinelli ETS) e, dal 2023, adottando in maniera estesa la misura di tutoraggio per l'orientamento. Le aule di formazione sono descritte come una "finestra sul mondo giovanile", luoghi in cui l'associazione risponde alle domande dei giovani su diritti e pace, costruendo contesti protetti di confronto e partecipazione.
ASC APS sostiene direttamente il servizio civile con ingenti risorse economiche e organizzative, quantificate in $9.330,70$ euro per ogni operatore volontario, investite nella formazione dei giovani e degli adulti accompagnatori, nel monitoraggio e nell'aggiornamento costante della sua rete. Questo impegno si sviluppa in un dialogo continuo con CNESC, il Forum Nazionale del Terzo Settore e le istituzioni, con l'obiettivo finale di consolidare l'universalità e il riconoscimento sociale dell'istituto del Servizio Civile Universale.
