La gestione del sito web è spesso una "paralisi da scelta" per il non profit. C'è chi si affida al "fai-da-te" (spesso un volontario), chi paga un’agenzia e chi sceglie una piattaforma. La verità? Non esiste la scelta "giusta". Esiste solo la scelta sostenibile per la tua specifica realtà.
Questa non è una scelta tecnica, ma un tradeoff strategico tra tre risorse: Costi, Tempo (Agilità) e Controllo (Rischio).
Il Fai-da-te (controllo alto, rischio alto)
È l'approccio del "volontario intraprendente" o del membro del team che "sa smanettare" con WordPress.
- Pro: Costo monetario quasi nullo. Controllo completo.
- Contro: Se sei una piccola organizzazione, il costo in tempo è altissimo. La sicurezza, pure, è complicata (chi fa gli aggiornamenti dei plugin? Chi gestisce i backup?). E, soprattutto, si crea una dipendenza totale da una singola persona che, se sparisce, lascia l'ente con un sito rotto e inaccessibile.
- Il Tradeoff: Risparmi soldi oggi, ma crei un debito tecnico e un rischio gestionale enorme per domani.
- Per chi funziona: Per le organizzazioni che hanno un team marketing e comunicazione interno fisso, di volontari o dipendenti, che garantisce continuità di tempo e competenze.
L'agenzia o il consulente esterno (qualità e dipendenza)
È l'approccio "chiavi in mano": si paga un professionista o un'agenzia per costruire e (spesso) mantenere il sito.
- Pro: Accesso a competenza di alto livello, personalizzazione sartoriale, delega totale della responsabilità tecnica.
- Contro: Costi elevati (sia di setup che di manutenzione). Il vero problema è la "frizione gestionale": diventi dipendente da un fornitore esterno. Ogni minima modifica (cambiare una foto, lanciare una landing page) richiede un ticket, un'attesa e, spesso, un preventivo.
- Il Tradeoff: Paghi per la qualità e la customizzazione, ma sacrifichi l'agilità. È un "overhead" se il tuo bisogno primario è pubblicare contenuti e lanciare campagne rapidamente.
- Per chi funziona: Per le organizzazioni che hanno budget dedicato e che non hanno volontari o competenze per occuparsi del sito, pur avendo bisogno di una presenza online aggiornata senza aggiornamenti tempestivi/immediati.
Piattaforme Integrate (agilità e costi certi)
È l'approccio dei moderni website builder o delle piattaforme "tutto incluso" (es. RevasOS, Squarespace, Wix).
- Pro: Autonomia gestionale vera. Il team può creare e modificare pagine senza conoscenze tecniche. I costi sono bassi, fissi e prevedibili. Sicurezza, performance e aggiornamenti sono gestiti dal provider.
- Contro: Sei "sui binari". Hai meno personalizzazione spinta rispetto a un'agenzia. Sei legato (lock-in) a quella specifica piattaforma tecnologica.
- Il Tradeoff: Rinunci alla customizzazione estrema in cambio di agilità totale, sicurezza gestita e costi certi.
- Per chi funziona: Per le organizzazioni che hanno un volontario o un team con un alcune competenze tecniche per impostare e gestire il sito, che hanno bisogno di aggiornamenti immediati e soprattutto che hanno del budget per pagare i canoni mensili o annuali.
La scelta è un "cursore", non un "interruttore"
Non esiste la scelta giusta, ma quella adatta alla tua fase. La vera domanda non è "cosa costa meno?", ma "qual è il mio collo di bottiglia oggi?".
- Se il tuo collo di bottiglia è il budget e la sicurezza (e non hai un tecnico in casa), allora Il "fai-da-te" è un rischio. Una piattaforma è la scelta più responsabile.
- Se il tuo collo di bottiglia è l'agilità, ad esempio il tuo fundraising è frenato dai tempi dell'agenzia, una piattaforma ti sblocca.
- Se il tuo collo di bottiglia è la complessità (hai bisogno di integrare un gestionale legacy o un CRM su misura), un'Agenzia specializzata è (forse) necessaria.
Il costo reale di un sito non è il canone: è la "frizione" che crea. Se il tuo sito frena le tue campagne e la tua comunicazione, il tuo modello di gestione è sbagliato.
Smetti di gestire "a vista". Fai la mappa del tuo ecosistema.
Il tuo sito è bloccato da un volontario che non ha tempo? O da un'agenzia lenta e costosa? Smetti di subire: è il momento di scegliere un modello di gestione responsabile.
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