Presentato a Torino il nuovo Rapporto Carta di Roma. Nonostante l'aumento della copertura mediatica, la voce dei migranti resta confinata al margine dei servizi giornalistici. Gaza è la parola simbolo di un anno segnato da crisi globali e polarizzazione politica.

In occasione della Giornata internazionale delle persone migranti, lo spazio Flashback Habitat di Torino ha ospitato la presentazione di “Notizie senza volto”, il XIII Rapporto dell’associazione Carta di Roma. L’analisi, realizzata in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, scatta una fotografia nitida di come i media italiani abbiano raccontato il fenomeno migratorio nel corso del 2025, evidenziando una crescita dell'attenzione mediatica a cui non corrisponde però una maggiore qualità del racconto.

Il dato più emblematico emerge dalla quasi totale assenza dei protagonisti: sebbene l'attenzione nei telegiornali di prima serata sia cresciuta del 24%, i migranti hanno diritto di parola solo nel 7% dei servizi. A dominare la scena è invece la politica, presente in quasi un quarto delle notizie, trasformando spesso il fenomeno migratorio in un terreno di scontro ideologico piuttosto che in un oggetto di analisi sociale.

Il 2025 è stato l'anno in cui la dimensione globale ha travolto l'agenda dell'informazione, con la parola "Gaza" a fare da perno narrativo. Il conflitto in Medio Oriente ha spostato il focus mediatico dagli sbarchi alle catastrofi umanitarie internazionali, descritte attraverso sfollamenti di massa e crisi sanitarie. Tuttavia, questo cambiamento non ha scalfito la tendenza dei media a rappresentare la migrazione come una "crisi permanente", alimentata da un lessico che continua a fare ampio uso di termini come emergenza e allarme.

Un elemento di forte discontinuità rispetto al passato è rappresentato dalla scomparsa del racconto legato al mondo del lavoro. Se nel 2024 il contributo economico e sociale dei migranti occupava l'11% dello spazio nei TG, nel 2025 questa quota è crollata a un marginale 1,5%. Al suo posto è riemersa con forza la cronaca nera, con una particolare enfasi su episodi di violenza urbana, mentre il dibattito pubblico è rimasto polarizzato su temi simbolo come il protocollo Italia-Albania e il caso Almasri.

Nello Scavo, presidente di Carta di Roma, ha sottolineato come l'informazione riduca spesso la tematica migratoria a una questione di numeri, dimenticando i volti e le storie delle persone. Sulla stessa linea Giuseppe Milazzo dell'Osservatorio di Pavia, il quale evidenzia come la narrazione attuale oscuri la dimensione quotidiana e produttiva del fenomeno. In definitiva, il rapporto descrive un sistema mediatico che, pur parlando di più di migrazioni, sembra farlo in modo sempre più autoreferenziale, lasciando chi parte e chi arriva in una condizione di invisibilità vocale.

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