Finanziatiundici progetti, per un totale di oltre 500mila euro

Da Telethon nuovi fondi per la ricerca sulle malattie più trascurate anche tra quelle rare: dopo un rigoroso processo di valutazione da parte della Commissione medico scientifica sono stati infatti finanziati undici progetti incentrati su malattie genetiche così neglette da essere di fatto poco o per nulla studiate finora, per un totale di 513mila euro.Se le malattie genetiche rare note sono oltre 7000, quelle su cui esiste una conoscenza scientifica minima sono meno di mille: in altre parole, anche nell'ambito di queste patologie ne esistono alcune più trascurate di altre. «È per questo che, anche su sollecitazioni delle associazioni di pazienti, abbiamo deciso di dedicare per la prima volta un bando a progetti incentrati su malattie che potremmo definire "orfane di ricerca"» spiega Lucia Monaco, direttore scientifico di Telethon. «Abbiamo quindi aperto un bando apposito per progetti esplorativi della durata di un anno: l'idea è che nonostante siano finanziamenti contenuti e di breve durata i ricercatori siano in grado di raccogliere dati preliminari sufficienti per concorrere successivamente al nostro bando principale e avviare studi più ampi e completi anche su queste malattie particolarmente neglette».

In questa prima edizione del bando per progetti esplorativi l'attenzione si è concentrata su rare forme di malattie muscolari, diverse dalle più "celebri" come la distrofia di Duchenne o quella facio-scapolo-omerale. Rivolgendosi ai ricercatori, Alberto Fontana, presidente dell'Unione lotta alla distrofia muscolare (Uildm) e membro del Cda di Telethon, ha ricordato che «le malattie muscolari sono numerose e per molte di esse non si è ancora arrivati alla diagnosi genetica. Per alcune, nonostante l'identificazione del gene, non sono in corso ricerche mirate che facciano intravedere un progresso verso la cura. Uildm è costituita anche dalle persone affette da queste patologie ad oggi meno studiate e il bisogno di vedere l'eccellenza della ricerca Telethon dedicata anche allo studio di queste malattie è la base sulla quale si fonda la nostra speranza di avere un giorno una cura».

Iricercatori hanno risposto a questa chiamata con entusiasmo, proponendo studidavvero mirati a patologie muscolari neglette. In particolare, metà dei progettiapprovati riguarda varie forme di distrofie dei cingoli: le alfa- ebeta-sarcoglicanopatie, le calpainopatie, o altre al momento definite secondola classificazione numerica che riguarda il gene mutato (1H o 2H). Gli altriprogetti riguardano le distroglicanopatie, la distrofia oculofaringea e altre formedi miopatie o miotonie.

 

Degliundici scienziati, ben otto sono al loro primo finanziamentoTelethon. «Questo ci rende molto soddisfatti - commenta ancora Monaco -. Abbiamo proposto questo bando con lasperanza che ricercatori affermati nel proprio campo, non necessariamentemuscolare, raccogliessero la sfida e si mettessero in gioco in un campo nuovo».È questo il caso, per esempio, di Gian Maria Fimia dell'Istituto nazionalemalattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, che ha ricevuto fondi perstudiare il ruolo dell'autofagia, il meccanismo con cui le cellule siripuliscono normalmente dalle sostanze tossiche, nell'ambito di rare forme didistrofia muscolare dei cingoli.

 

«Inoltre - conclude il direttorescientifico - un bando come questo èl'ideale per offrire agiovaniricercatori che si stanno affermando di sperimentare il proprio talento e lapropria motivazione in una direzione non ancora esplorata». È interessantenotare, infatti, che l'età media dei ricercatori è circa 40 anni (e nessunosupera i 50).

 

Diseguito l'elenco completo dei progetti finanziati (per dettagli, consulta ilsito di Telethon all'indirizzo www.telethon.it/news-video/news/progetti-esplorativi-2012-tutti-ricercatori-finanziati):

 

RICERCATORE

MALATTIE STUDIATE NEL PROGETTO

Claudio Bruno, Istituto Gaslini di Genova

distrofia muscolare dei cingoli, tipo 2D (alfa-sarcoglicanopatie)

Serena Carra, Università di Modena e Reggio Emilia

miopatie congenite

Claudia Di Blasi, Istituto neurologico Carlo Besta di Milano

ipertermia maligna

Gian Maria Fimia, Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani

distrofia dei cingoli, tipo 2H e 2E

Chiara Fiorillo, Fondazione Stella Maris di Pisa

distrofia muscolare dei cingoli, tipo 2A (calpainopatie)

Ferdinando Fiumara, Università di Torino

distrofia muscolare oculofaringea

Elisabetta Gazzerro, Istituto Gaslini di Genova

distroglicanopatie

Vittoria Petruzzella, Università di Bari

distrofia dei cingoli, tipo 1H

Dorianna Sandonà, Università di Padova

distrofia dei cingoli, tipo 2D e 2E (alfa e beta-sarcoglicanopatie
malattia di Brody
tachicardia ventricolare polimorfica catecolaminergica

Gyorgy Szabadkai, Università di Padova

miopatie congenite "central core"

Giovanni Vazza, Università di Padova

miopatie distali

Roma, 18 maggio 2012

Per informazioni, ufficio stampa Telethon:

MarcoPiazza, 06 44015337 - mpiazza@telethon.it

Anna MariaZaccheddu, 06 44015402 - azaccheddu@telethon.it

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