In questo blog mi sono finora dedicata principalmente a quelli che sono considerati, a livello di entità, le maggiori opportunità economiche, ma anche uno degli ostacoli più difficili da affrontare per gli enti del Terzo settore: i fondi europei.

Nel corso degli ultimi anni ho assistito, prima, ad un crescente interesse nei confronti di questi, a una partecipazione numerosa alle formazioni e agli approfondimenti e, poi, a una sempre maggiore disillusione di fronte alle sfide che inevitabilmente le organizzazioni devono affrontare (metodologia di presentazione, aspetto transnazionale e partenariato, ecc.).

Esistono i fondi per la mia organizzazione? La domanda delle organizzazioni nel tempo non è, però, cambiata: “Esistono fondi per finanziare questa o quella attività?”.

La risposta non è semplice come potrebbe sembrare, perché entrano in gioco differenti fattori: la tipologia di ente e di progetto, i costi che vogliono essere coperti, l’esperienza dell’organizzazione, la sua capacità operativa e finanziaria, l’ambito territoriale.

Ma c’è di più: negli ultimi periodi assistiamo alla ri/nascita o al lancio di nuovi bandi a differenti livelli e di nuovi enti finanziatori (i Ministeri, le regioni, le fondazioni bancarie ma anche fondazioni d’impresa, imprese, fondazioni di comunità o altre organizzazioni private).

Ci sono, inoltre, nuove modalità di erogazione (fondo perduto, crediti agevolati, contributi in formazione o attrezzatura, percorso di incubazione, integrazione con attività di fundraising e crowdfunding, ecc.) e valutazione (coinvolgimento della community, presentazione tramite video). Si può dire, davvero, che esiste tutto un universo da scoprire ma, a differenza dei fondi europei, è difficile dare una visione programmatica di tutte queste tipologie di finanziamento e una panoramica esaustiva di tutte le opportunità.

Per questo è importante che ogni enti crei una propria metodologia e strategia per informarsi, aggiornarsi e non lasciarsi scappare le opportunità più in linea e accessibili. Una questione di posizionamento Bisogna innanzitutto partire da un’approfondita conoscenza e consapevolezza di chi si è (vision, mission, obiettivi) e di cosa si vuole fare per poi individuare quali sono le reali necessità organizzative: “Per cosa devo ricercare i finanziamenti?”.

Questo non può prescindere da un lavoro strategico e progettuale che è alla base di tutte le attività di un’organizzazione e in particolare dell’ideazione di interventi di successo. È necessario poi informarsi e approfondire quali siano le opportunità esistenti e le peculiarità dei finanziamenti e degli enti finanziatori: tipologia di ente, modalità di finanziamento, obiettivi del finanziatore, eventuale programmazione a medio termine e progetti finanziabili, ambito territoriale e altri requisiti di partecipazione.

Bisogna quindi fare una scelta di posizionamento consapevole per, da una parte, non disperdere tempo ed energie nell’affannosa ricerca dei finanziamenti “a tutti i costi” ma anche per non tradire l’identità fondante dell’organizzazione stessa: scegliere da chi prendere i finanziamenti ha, infatti anche implicazioni etiche che variano da organizzazione a organizzazione.

Questi piccoli accorgimenti possono servire a delimitare il raggio di ricerca, a creare un proprio database personalizzato e ad attuare le attività necessarie ad essere sempre aggiornati e prevedere le scadenze in tempo per predisporre e presentare progetti per la richiesta di sovvenzionamento.

Dove e come informarsi sulle opportunità di finanziamento

Non esiste, come detto, una fonte completamente esaustiva delle opportunità di finanziamento e ogni organizzazione deve trovare e strutturare la propria metodologia identificando i canali di informazione più idonei tra quelli disponibili, ad esempio:

  • Siti intermediari: siti web che, oltre ad altre attività informative, pubblicano aggiornamenti sui bandi in scadenza, in particolare europei e nazionali (pubblici e privati). Tra questi anche Confini Online ha una sua pagina dedicata.
  • Siti dei Centri Servizi Volontariato del proprio territorio molti dei quali hanno un database informativo non solo per le ODV ma anche per altre tipologie di Enti del Terzo Settore.
  • Social network: attraverso l’iscrizione a gruppi di discussione o a pagine dedicate attraverso il quale ricevere una selezione delle informazioni e confrontarsi con altri enti o professionisti.
  • Occasioni di incontro (seminari, workshop, conferenze): in un mondo così variegato, con continue novità per le opportunità di finanziamento il confronto con altre realtà può far entrare in contatto o venire a conoscenza di nuove situazioni. L’ultimo corso organizzato da Confini Online sulle opportunità di finanziamento per il non profit è stato, da questo punto di vista, una sperimentazione vincente dove ognuno dei partecipanti ha contribuito ai contenuti del corso con la propria esperienza personale.

 

In conclusione La domanda non è quindi più “Esistono finanziamenti idonei?” perché le opportunità ci sono e ce ne saranno ma non è possibile dare una risposta immediata e univoca. La domanda corretta diventa “Dove e come cerco efficacemente i finanziamenti più idonei?” che porta all’avvio di un processo che aiuti a districarsi in un questo labirinto variegato e complesso.

Un processo che deve essere correttamente impostato, integrato nelle attività dell’organizzazione, monitorato nel tempo e modificato al variare delle necessità interne dell’organizzazione, e delle pratiche e dalle scelte degli enti finanziatori esterni.

 

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