Durante la Winter school di ConfiniOnline "Nuove Rotte: cambiare il Non Profit per trasformare il presente" ci confronteremo con varie metodologie formative che solleciteranno la riflessione e la rielaborazione collettiva nella strada verso il Cambiamento.

Quello che caratterizzerà la Winter School 2020 sarà la tensione a coniugare la ricerca con interventi che consentano di praticare il cambiamento sociale nelle organizzazione Non Profit Italiane.

La proposta che avanziamo ha come elementi chiave di riferimento e orientamento:
- la formazione quale pratica riflessiva _ La formazione consente di tornare sulla pratica d’intervento in quanto esperienza, ovvero pratica che assume valore non nel momento in cui è messa in campo, ma nel momento in cui si è messi in condizione di riflettere su di essa. Per questo il percorso di formazione prevederanno strumenti e momenti dedicati ad accompagnare l’emersione della riflessività da parte dei sistemi d’intervento e degli attori che li compongono;

- la formazione quale processo partecipato e fondato sulla corresponsabilità _ Proprio in quanto riflessione orientata su dimensioni analitiche e centrata sull’intervento quale esperienza, la formazione prevede il coinvolgimento degli attori che, a diverso titolo, sono stati al centro dell’esperienza. La promozione di un processo partecipato ha il duplice senso, da questo punto di vista, di operare un riequilibrio dei poteri di determinazione all’interno di un sistema locale e di consentire l’emersione dei significati che ogni attore produce in riferimento all’esperienza vissuta. In questo contesto la formazione non può che essere co-ricerca, anche tra i diversi soggetti impegnati nella realizzazione dei progetti;

- la formazione come funzione anche generatrice _ Nell’approccio che proponiamo la formazione è vista come elemento centrale di Cambiamento. L’analisi dell’esperienza condotta consente di valorizzare le funzioni di apprendimento. Nel confronto garantito dal contesto formativo gli attriti prodotti, così come i risultati inattesi fanno emergere le informazioni che i sistemi possono utilizzare quali feedback sui propri meccanismi di funzionamento e quali occasioni per costruire processi di cambiamento intenzionale. 

La formazione che proponiamo è una formazione che parte dall’attivazione delle persone nel contesto dell’aula. Crediamo, infatti, che la formazione generi cambiamento quando rafforza la percezione di sé quale attore consapevole e competente del proprio contesto.

Utilizzeremo anche momenti di formazione frontale che riproducono il rapporto tradizionale tra docente e discente per rafforzare dei concetti e delle particolari visioni. 

Siamo convinti che la formazione viva di domande legittime, ovvero di domande le cui risposte si costruiscono nel contesto formativo e non sono necessariamente già in mano al formatore. Privilegiamo la funzione di facilitazione rispetto a quella di trasmissione, perché è quella più coerente con una visione della formazione quale ricerca collettiva delle risposte. 

I metodi attivi in formazione sono anche quelli che consentono di mettere in evidenza come in aula ci siano persone esperte e competenti a dire di sé e della propria esperienza di lavoro ed a svolgere quel lavoro analitico che consente di porre domande di cambiamento condivise. 

Perché l’aula di formazione sia un contesto vivo occorre che sia un contesto relazionalmente disposto alla collaborazione e a riconoscere la necessità di cooperare per costruire un sapere condiviso. Per questo le nostre formazioni usano anche momenti rivolti alla costruzione di dinamiche cooperative all’interno del gruppo in formazione e alla costruzione di un clima d’aula che sia positivo. 

Dal punto di vista metodologico, infine, ConfiniOnline insieme a Codici ha da tempo scelto di avere un approccio centrato sull’indagine apprezzativa, ovvero sulla ricerca dei momenti apicali dell’esperienza professionale quali principali repertori su cui lavorare per farne emergere gli apprendimenti; sulla definizione del cambiamento desiderato e dello scenario migliore quali strumenti per riorientare le pratiche e i saperi.

Crediamo che un pensiero principalmente rivolto agli elementi critici o ai problemi tenda a essere un pensiero poco creativo e innovativo, che rischi di ridurre la capacità delle persone di rappresentarsi quali attori consapevoli di un cambiamento attenzione che devono caratterizzate la mediazione di comunità e che possano costituire i riferimenti con cui leggere la propria quotidianità lavorativa.


Se desideri partecipare o semplicemente ricevere maggiori informazioni, non esitare a scriverci all'indirizzo manuela.gualdi@confinionline.it o a chiamarci al numero 0461 036690.

 

Le iscrizioni alla Winter School sono aperte: qui la pagina dedicata all'iscrizione. Tutti i dettagli sulla prossima edizione della Winter School, la scuola del Non Profit Italiano, li trovate nella sezione sul nostro portale.

 

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